Nibali parla del Giro d'Italia: "Roglic? E' forte, ma la corsa è ancora aperta"
"Oggi ho riposato bene, finalmente c'è il sole e mi godo questa giornata di relax. Roglic? Me lo aspettavo così forte, del resto lo aveva dimostrato già al Romandia. E' arrivato qui al 100%, era normale che andasse così. Poi, le crono sono dalla sua parte. Qualche volta ha dimostrato di avere piccole lacune in salita, bisognerà vedere se queste lacune sono state colmate". Così Vincenzo Nibali, intercettato fuori dall'albergo della Bahrain-Merida, a Riccione. "Per esempio l'anno scorso al Lombardia ha attaccato per primo, poi è andato un po' in crisi. Al Tour, quando sono caduto, mi ha aspettato, poi si è messo a ruota; nonostante il mio problema alla schiena, non mi diede mai un cambio. La crono è il terreno per lui, adesso può gestire la corsa. Tuttavia, chi ha perso più di me, anche alla luce della crono finale a Verona, dovrà muoversi in fretta per riguadagnare i secondi persi, aggiungendone altri a quelli che perderà nell'ultima sfida contro il tempo. Lo stesso vale anche per me", le parole di Nibali. "Il Giro è ancora apertissimo e possono accadere tante cose, come abbiamo visto l'anno scorso con Froome. Ieri forse potevo fare di più in pianura, ma volevo evitare scivolate", conclude.