Palermo, sorella Falcone: migliore risposta alle polemiche sono i ragazzi
La risposta migliore la danno le migliaia di ragazzi che sono arrivati a Palermo da tutta Italia. Hanno riempito una città per una manifestazione che non si esaurisce solo nel convegno organizzato nell'aula bunker ma che è fatta di tanti momenti: i cortei, il ritrovarsi nelle piazze e nelle scuole, il Giardino della Memoria di Capaci, il momento di ricordo sotto l'Albero. Alle polemiche risponde l'entusiasmo dei giovani, segno che stiamo seminando bene". Il giorno dopo le cerimonie organizzate per commemorare il 27esimo anniversario della strage di Capaci Maria Falcone, sorella del giudice assassinato dalla mafia e presidente della Fondazione che del magistrato prende il nome, fa un bilancio della giornata. Il riferimento di Maria Falcone è alle defezioni, per ragioni diverse, dalla cerimonia organizzata dalla Fondazione nell'aula bunker dell'Ucciardone, del presidente dell'Antimafia regionale Claudio Fava, del governatore Nello Musumeci e del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. "Io vorrei solo sottolineare quello che nessuno ha detto - spiega - quest'anno il convegno organizzato aveva come tema la Convenzione Onu di Palermo e la lotta al crimine transnazionale, un vecchio pallino di Giovanni che capì l'importanza del dotarsi di strumenti comuni nel contrasto alle mafie già dagli anni '80. Ieri proprio per parlare di questo oltre a rappresentanti delle istituzioni italiane e ad esperti della materia come Nando Dalla Chiesa, c'erano personaggi di altissimo livello internazionale: il commissario Ue alla Sicurezza King, il giudice messicano Gonzales, la giudice bulgara Trendafilova, il vicepresidente di Eurojust Spiezia e funzionari dell'Fbi". "Fare polemica su chi dovesse salire sul palco e sulle scalette - dice - mi pare piuttosto riduttivo. Ribadisco poi un'altra cosa: le presenze istituzionali nazionali, parlo dei ministri, sono una costante di tutti i 23 maggio. La lotta alla mafia senza le istituzioni e la politica certo non si può fare". "Ieri sotto l'Albero Falcone c'era una folla immensa - conclude - migliaia di cittadini che ancora una volta, dopo 27 anni, hanno risposto al nostro appello e sono scesi in strada per ricordare. Per me la cosa che conta è questa".