Incontro - dibattito a Siracusa sul 'caso' della prof sospesa a Palermo
Il caso della sospensione e del successivo reintegro della professoressa di palermo Rosa Maria Dell’Aria, accusata di non aver censurato i suoi allievi per la produzione di un video nel quale, attraverso un confronto tra passato e presente, si individuavano analogie fra le leggi razziali e il trattamento a cui sono sottoposti oggi i migranti, ha mosso in modo significativo il dibattito politico nazionale.
Il recente riesame da parte dei dirigenti del Ministero dell’intero procedimento ha confermato che dagli atti non emergono colpe a carico della professoressa. La sanzione dunque sarà annullata perché ritenuta immotivata.
A lanciare un appello alla cittadinanza perché, una volta spenti i riflettori sulla vicenda della docente, non si sottovaluti la gravità dei fatti di Palermo, sono i COBAS scuola Siracusa, attraverso un incontro-dibattito che si terrà giovedì 6 giugno alle 18 nella sede Arci di Siracusa.
“ Un incontro - chiarisce Annamaria Di Carlo, rappresentante COBAS scuola Siracusa - con il quale vogliamo confrontarci sull’accaduto e alimentare una discussione che costituisca un’occasione di riflessione sulla funzione della Scuola e della Società civile nell’esercizio e nella tutela dei diritti sanciti dalla Costituzione”.
“La nostra Costituzione – dichiara Nino De Cristofaro, esecutivo nazionale COBAS scuola - nata dalla Resistenza al nazi-fascismo, tutela la libertà dei docenti dalle ingerenze del potere politico, di qualunque orientamento esso sia, infatti l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. Secondo noi, la scuola non solo dovrebbe contrastare ogni forma di censura, ma dovrebbe essere un baluardo in difesa della democrazia e della libertà di espressione. Un luogo dove affrontare criticamente i problemi, pretendendo quella riflessione e quell'approfondimento resi oggi più difficili dalla velocità con la quale si susseguono notizie e informazioni che, paradossalmente, rendono tutti meno consapevoli di quanto accade. Il che, sotto l'effetto di una crisi economica ormai decennale, incentiva la lotta dei penultimi contro gli ultimi”.
A sostenere l’iniziativa numerose associazioni del territorio. “Chi quotidianamente si batte per la libertà di pensiero non può non accogliere l’appello lanciato dai COBAS scuola Siracusa – chiosa Tiziana Biondi, vicepresidente Stonewall Siracusa. A essere in pericolo non è solo una categoria di cittadini, a essere minacciata è la libertà di espressione e di parola di tutti coloro che non sono allineati con il pensiero di chi sta costruendo la propria fortuna politica sulle paure della gente, sulle fake news, sul becero populismo. A tutto questo bisogna reagire con la forza delle parole, della corretta informazione della memoria. Se non si ha memoria degli errori e degli orrori del passato, si è destinati a ripeterli.”
Sono previsti gli interventi di Nino De Cristofaro, esecutivo nazionale COBAS scuola, di Elio Cappuccio, docente di Filosofia e Storia del liceo Gargallo di Siracusa, di Ernesto de Cristofaro, docente università Catania, dei rappresentanti delle associazioni. A moderare il dibattito sarà la giornalista Nadia Germano.