Catania in dissesto, i sindacati: "Basta trionfalismi"
"Se non fosse che di mezzo c'è la drammatica situazione che sta vivendo Catania, ormai ad un passo dal fallimento, invece che da piangere amaramente ci sarebbe da sorridere per il teatrino che la politica locale e nazionale sta continuando ad offrire sul possibile salvataggio della nostra città". Lo dicono i segretari generali territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci. "Mentre infatti il sottosegretario leghista all'Interno Stefano Candiani - aggiungono - in Prefettura forniva rassicurazioni al prefetto ed al sindaco sulla presentazione di emendamenti al 'Decreto crescita' per garantire al Comune di accedere a misure (quali?) per la gestione della spesa corrente, da Roma i parlamentari catanesi del M5s annunciavano che, grazie all'intervento del vice ministro dell'Economia Laura Castelli è stato istituito un fondo per i comuni metropolitani in dissesto finalizzato al funzionamento degli enti". "In sostanza - sottolineano le tre sigle sindacali - abbiamo assistito ai soliti annunci. Peccato però che la campagna elettorale sia finita e c'è da risolvere un problema enorme come quello della mancanza di liquidità che potrebbe causare in primo luogo il blocco degli stipendi dei dipendenti comunali e delle partecipate e, di conseguenza, dei servizi alla cittadinanza a partire dal trasporto pubblico locale dal 1° luglio". "I catanesi, i lavoratori, le famiglie, gli utenti dei servizi sociali, che non ne possono più di questa squallida corsa all'annuncio - affermano i tre segretari - chiedono i fatti e si aspettano che giorno 17 non vi siano più trionfalistici comunicati, ma provvedimenti chiari ed immediati. "Su questo - aggiungono - noi continueremo a vigilare e sollecitare tutte le forze in campo affinché Catania non sia oggetto di propaganda bensì territorio da rilanciare come locomotiva di crescita e coesione sociale per l'intero Sud Italia".