Modica, ridimensionamento scolastico: il PD chiede una riunione del Consiglio
Allarme del Partito Democratico di Modica sul ridimensionamento scolastico con storici istituti che perdono la loro autonomia per essere inglobati da altri. Una situazione per la quale il PD chiede un intervento dell'amministrazione comunale e la convocazione di un Consiglio per discutere dell'argomento e trovare delle soluzioni.
"Il calo demografico, la mancanza di una visione programmatica, l’inesistenza di una regia di controllo - afferma il PD in una nota - sono alcuni dei limiti che stanno travolgendo le istituzioni scolastiche modificando la geografia e spesso la sopravvivenza nella nostra città. Da tempo il PD Modicano chiede all’amministrazione la volontà di avviare percorsi virtuosi che bilancino interesse pubblico e sostenibilità, ma la sordità dell’amministrazione resta l’unica risposta. Nel giro di pochi anni la chiusura per sottodimensionamento di alcune istituzioni scolastiche è stata subita dai cittadini che increduli hanno dovuto accettare scellerate scelte, come la fusione a freddo di alcuni plessi sotto un’unica realtà con evidenti diversità territoriali (vedi il caso dell’accorpamento della De Amicis e del plesso S. Teresa di Modica Alta all’istituzione Carlo Amore di Frigintini).
L’anno scolastico si chiude mietendo l’ennesima vittima: il Circolo Didattico Piano Gesù perde la propria autonomia e rischia l’accorpamento ad altra istituzione. Non comprendiamo come tale condizione non abbia determinato alcun dibattito nella nostra città, ma avvertiamo la necessità di attenzionare all’opinione pubblica tale tematica. Il rischio è evidente: la mancanza di una istituzione autonoma nel quartiere di Modica Alta non sarebbe la sconfitta di una zona ma dell’intera città. Si badi bene che tale rischio non sarebbe determinato dall’inesorabile esistenza di numeri esigui ma da cattive scelta (il bacino va ben oltre le 600 unità necessarie). Siamo a conoscenza che l’amministrazione sta avviando tavoli di confronto con Dirigenti scolastici e Sindacati ma se la strategia negoziale dell’amministrazione sarà quella dimostrata negli ultimi anni dubitiamo sui risultati. Chiaramente immaginiamo la resistenza di chi tra le scuole tenderà a far valere il proprio confine per raggiungere il maggior vantaggio, ma è pur vero che le piccole vittorie di contrade causerebbero una dura sconfitta per la città. Riteniamo opportuno la convocazione di un urgente consiglio comunale aperto che parli alla città perché anche questa non sia una scelta presa nelle stanze di potere ma aperta e condivisa".