Droga ed estorsioni con il metodo mafioso: dodici arresti a Catania
La Polizia di Stato di Catania ha arrestato un gruppo criminale responsabile di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti detenzione e spaccio, e più episodi di estorsione, con l'aggravante per avere commesso il fatto sia con il metodo mafioso che al fine di favorire l'associazione medesima. Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica Dda hanno consentito di documentare come il gruppo mafioso dei Mazzei - Carcagnusi operante a Lineri, alle porte di Misterbianco, avesse, nel tempo conquistato il controllo delle attività illecite come il traffico di stupefacenti e l'imposizione del pizzo.
Sono 12 le persone arrestate e sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Mazzei), associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (marijuana e cocaina), detenzione e spaccio delle medesime, e più episodi di estorsione, con l’aggravante della mafia.
L’attività investigativa, sviluppatasi nell’arco temporale settembre 2016 - marzo 2018, è consistita essenzialmente in indagini di tipo tecnico, corroborate da attività di tipo tradizionale, condotte nei confronti di esponenti dell'organizzazione mafiosa Mazzei – “Carcagnusi” in particolare di partecipi storici della squadra di “Lineri”, frazione di Misterbianco, nonché di partecipi all’organizzazione mafiosa Santapaola-Ercolano operativi sul medesimo territorio.
Tra destinatari del provvedimento cui il G.I.P. ha riconosciuto la partecipazione all’associazione di stampo mafioso (clan Mazzei), figurano Orazio Coppola, attualmente detenuto, con il ruolo di capo promotore, Agatino Costantino, Salvatore Licciardello, Giovanni Ventorino, Salvatore Imbrogiano e Salvatore Quaceci.
Le investigazioni hanno dimostrato come la squadra di “Lineri”- che costituisce articolazione territoriale dell'anzidetta cosca mafiosa Mazzei nell’hinterland etneo- riuscisse a controllare la vasta porzione di territorio in cui operava attraverso l’imposizione del “pizzo” ad attività commerciali ed imprenditoriali della zona.
Sei sono gli episodi estorsivi accertati nel corso delle indagini e rispetto ai quali il Gip ha riconosciuto la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. In alcuni casi è emerso che il clan non si limitava a pretendere la dazione di somme di denaro, specie in occasioni delle festività pasquali e natalizie ma, come accertato in un episodio, pretendeva la fornitura di arredi per un valore di 20 mila euro.
Nel corso delle indagini sono stati, altresì, raccolti elementi di prova in ordine all’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, in cui Orazio Coppola ha rivestito il ruolo di promotore.
Il gruppo criminale, che in tale fase operava in accordo con esponenti della squadra di Lineri - Monte Palma della famiglia mafiosa Santapaola - Ercolano, e segnatamente con Carmelo Distefano attualmente detenuto, si approvvigionava di marijuana anche dall’Albania.
In tale contesto, dai servizi tecnici è emerso che i trafficanti albanesi, allo stato non identificati, hanno di fatto sequestrato per qualche mese due persone, anch’esse indagate nel procedimento penale di cui si tratta, che erano state inviate, alternativamente, dall'organizzazione criminale nel paese balcanico a garanzia dell’estinzione di un debito relativo ad una fornitura di sostanze stupefacenti.
Attraverso Alessio D'Agostino il clan Mazzei gestiva una piazza di spaccio a Lineri e riforniva di sostanza stupefacente, per il tramite di Ventorino e Quaceci che la immetteva sul mercato del comune di Niscemi (CL).
Un’altra piazza di spaccio, operativa nel rione popolare di San Giovanni Galermo era, invece, gestita dal citato Carmelo Distefano sotto l'egida della famiglia mafiosa Santapaola - Ercolano.
Nel corso delle indagini, a riscontro delle informazioni acquisite tramite le attività tecniche, sono stati effettuati quattro arresti in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed effettuati sequestri di sostanza stupefacente del tipo cocaina, marijuana e hashish.
Nei confronti di Antonino Nicolosi ritenuto responsabile di un episodio estorsivo in concorso con l’aggravante del metodo mafioso, il G.I.P. ha disposto la misura degli arresti domiciliari.
Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Catania – Bicocca.
I NOMI DEL BLITZ
1. COPPOLA Orazio, (cl.1964), pregiudicato, già detenuto,
2. COSENTINO Pietro, (cl.1993),
3. COSTANTINO Agatino, (cl.1965), pregiudicato,
4. D’AGOSTINO Alessio, (cl.1995),
5. DISTEFANO Carmelo, (cl.1984), pregiudicato, già detenuto,
6. IMBROGIANO Salvatore, (cl.1978),
7. LICCIARDELLO Salvatore, (cl.1958),
8. MASCALI Eugenio, (cl.1966),
9. NICOLOSI Antonino, (cl.1975), pregiudicato, per il quale il G.I.P. ha disposto gli arresti domiciliari
10. QUACECI Giuseppe, (cl.1993), pregiudicato,
11. QUACECI Salvatore, (cl.1978), pregiudicato,
12. VENTORINO Giovanni, (cl.1961), pregiudicato;