Presa a Ispica una coppia di giovani che rubava di tutto e di più
I Carabinieri della Stazione di Ispica hanno dato esecuzione ad un’ ordinanza di misura cautelare emesse dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Ragusa, per il delitto di furto aggravato, a carico di due soggetti di Ispica.
Le attività investigative svolte interamente dalla Stazione hanno messo in luce le condotte criminali di due giovani che avevano messo in atto sette furti tra i mesi di marzo ed aprile nella cittadina di Ispica. Le indagini hanno tratto spunto da numerose denunce, della cittadinanza allarmata, per furti che in tempo di notte si erano verificati in danno di alcuni esercizi commerciali, sedi di patronato e studi professionali. Segnatamente, i due giovani molto pratici nell’attività criminale avevano messo in atto due furti presso patronati di sindacati, asportando denaro contante, erano entrati all’interno di tre esercizi commerciali, asportando denaro e materiale informatico, nonché si erano recati presso uno studio legale, ove avevano sottratto denaro contante ed erano entrati anche in un’agenzia assicurativa ospitata nel medesimo stabile. I Carabinieri di Ispica dopo aver raccolto le dettagliate denunce dalle persone offese, avevano iniziato un’attenta e puntuale raccolta dei vari sistemi di videosorveglianza privata presenti nella cittadina iblea nei pressi dei locali ove si erano verificati i delitti. L’accurata indagine aveva già raccolto un buon quadro indiziario a carico di due soggetti, e le risultanze erano state rassegnate alla Procura della Repubblica che aveva assunto il coordinamento delle investigazioni. La svolta nella raccolta del quadro indiziario giungeva con l’escussione con le garanzie di legge operata a carico di uno degli indagati, che, di fatto, ha confermato tutte le indicazioni provenienti dall’indagine, ponendo così importante sigillo ai gravi indizi di colpevolezza raccolti. Il Pubblico Ministero, dott. Sodani, ha richiesto emissione di idonea misura cautelare, che è stata completamente accolta dal Giudice del Tribunale, e che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per V.B., 20 anni, e la custodia ai domiciliari per M.F., 23 anni.