Agrigento, la capitana della Sea Watch interrogata per 3 ore: domani la decisione del Gip
E' finita dopo circa 3 ore l'udienza di convalida, davanti al gip Alessandra Vella, dell'arresto del comandante della Sea Watch3, Carola Rackete. L'ordinanza sarà emessa domani. La trentunenne tedesca resta, intanto, agli arresti domiciliari in un'abitazione privata di Agrigento.
"Non è stata un'azione necessitata. Non c'era uno stato di necessità poiché la Sea Watch attraccata alla fonda aveva ricevuto, nei giorni precedenti, assistenza medica ed era in continuo contatto con le autorità militari per ogni tipo di assistenza, per cui, per il divieto imposto dalla Guardia di finanza di attraccare, non si versava in stato di necessità". Lo ha detto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, durante la conferenza stampa tenuta a margine dell'udienza di convalida dell'arresto del comandante della Sea Watch3, Carola Rackete.
"Cosa diversa è il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per cui si procede separatamente - ha spiegato Patronaggio - Quella sarà la sede (l'altro fascicolo - ndr) dove valutare se l'azione di salvataggio dei migranti effettuata nelle acque antistanti la zona Sar libica sia stata un'azione necessitata. In quell'altro parallelo procedimento andremo a verificare se i porti della Libia possono ritenersi sicuri o meno e andremo a vedere se la zona Sar libica è efficacemente presidiata dalle autorità della guardia costiera libica, andremo a verificare le concrete modalità del salvataggio cioè a dire se vi sono stati contatti tra i trafficanti di esseri umani e la Sea Watch, se il contatto è avvenuto in modo fortuito o ricercato. Tutta una serie di elementi che servono a verificare se si è trattato di un'azione di salvataggio in mare oppure un'azione concertata".
E' stata valutata negativamente, in maniera volontaria, la manovra effettuata con i motori laterali della Sea Watch che ha prodotto lo schiacciamento della motovedetta della Guardia di finanza verso la banchina. Questo atto è stato ritenuto, da noi, fatto con coscienza e volontà". Lo ha detto il procuratore capo Luigi Patronaggio, entrando nel dettaglio delle valutazioni dell'accusa.
La Procura di Agrigento ha chiesto la convalida dell'arresto e il contestuale divieto di dimora nell'Agrigentino per i reati 1100 del codice della navigazione, che è resistenza a nave da guerra, e 337 del codice penale, resistenza a pubblico ufficiale.
IL 9 LUGLIO NUOVO INTERROGATORIO PER LA COMANDANTE
Il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, ha già convocato per il 9 luglio, per rendere interrogatorio in qualità di indagata per l'ipotesi di reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, la comandante di Sea Watch3 Carola Rackete. Si tratta del primo fascicolo aperto nel quale viene contestata anche la "disobbedienza a nave da guerra", che scaturisce dall'avere violato il divieto di ingresso in acque italiane trasportando i migranti. L'interrogatorio era in programma sabato mattina ma è stato rinviato per l'arresto della trentunenne tedesca, arresto che ha fatto scattare un secondo procedimento.
SALVINI: SIAMO PRONTI AD ESPELLERE LA RICCA FUORILEGGE TEDESCA
"Dalla giustizia mi aspetto pene severe per chi ha attentato alla vita di militari italiani e ha ignorato ripetutamente le nostre leggi. Dagli altri Paesi europei, Germania e Francia in primis, mi aspetto silenzio e rispetto. In ogni caso, siamo comunque pronti ad espellere la ricca fuorilegge tedesca". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini, pochi minuti dopo la fine dell'interrogatorio di Carola Rackete, comandante della Sea Watch, da parte dei giudici di Agrigento.