Palermo, al Giornale di Sicilia altri due giorni di sciopero dei poligrafici
I poligrafici del Giornale di Sicilia hanno indetto altri due giorni di sciopero, 8 e 9 luglio; fanno seguito ai 5 precedenti "in cui l'azienda - si legge in una nota della Rsu -, nonostante l'astensione della totalità dei lavoratori, ha forzato un'uscita del giornale sebbene impoverito nella presentazione. In prima istanza il gruppo Ses, titolare della maggioranza delle azioni de Giornale di Sicilia, aveva dichiarato l'esubero di 34 lavoratori (su 43). Dopo un incontro con le organizzazioni sindacali gli esuberi si sono ridotti a 31, "ma l'azienda - prosegue la nota sindacale - ha precluso ogni ulteriore possibilità di trattativa, presentando giorno 6 la richiesta di esame congiunto finalizzata a porre tutti e 31 i lavoratori in cassa integrazione". "I lavoratori - sostiene ancora la Rsu - contestano con forza il piano presentato, le modalità di gestione degli esuberi e la riorganizzazione aziendale prospettata. Come già denunciato in passato, questa azienda ha sottratto giorno dopo giorno lavorazioni spettanti esclusivamente al personale poligrafico, automatizzando alcune lavorazioni, esternalizzandone altre o addirittura eliminando interi settori, a discapito della qualità del prodotto, negando l'evidente attività volta a ridurre i costi di gestione solo attraverso una progressiva eliminazione del personale, e gravando sulla collettività mediante il ricorso agli ammortizzatori sociali". Per il sindacato "occorre un piano di rilancio che i lavoratori, dopo tante dichiarazioni di intenti, stanno ancora aspettando da diversi anni. L'unico piano di cui l'azienda sembra capace è quello di espellere i propri dipendenti, rendendo sempre più povero un quotidiano che ha fatto la storia della nostra Isola e della nostra città".