Avola, bagno di folla in chiesa Madre per dire addio a Roberta
Lacrime e commozione nella chiesa Madre di Avola, oggi pomeriggio, per l’ultimo saluto a Roberta Racioppo, la 21enne investita e uccisa venerdì mattina scorso sul lungomare di via Elsa Morante, al Borgo Marinaro dall’auto guidata da un diciannovenne forse in stato di ubriachezza alla guida di una Ford Focus. Per i funerali e per il suo ultimo viaggio la chiesa Madre è stata strapiena non solo di parenti e amici ma di tanti cittadini che hanno voluto rendere omaggio alla sfortunata ragazza e unirsi al dolore dei genitori, del fratello e dei nonni presenti e seduti per l’intera santa messa a pochi metri dalla bara bianca posta sotto l’altare centrale, coperta da un grande cuscino di rose bianche e lisiantus bianchi, con sopra una foto della splendida e bella Roberta. Sul pavimento uno striscione grande con un’altra foto stampata e le frasi di saluto delle amiche. La santa messa è stata presieduta da don Maurizio Novello, concelebrata assieme a don Giovanni Vizzini e don Rosario Sultana. Il feretro è arrivato in chiesa Madre intorno alle 16,25, poi la celebrazione eucaristica iniziata alle 17,05. Tanti i giovani presenti nell’affollata chiesa per dare l’ultimo saluto a Roberta. Ai quali si è rivolto durante la lunga omelia don Maurizio Novello, non omettendo di chiedere conto sulle responsabilità per la morte della giovane ragazza, sia personali che istituzionali e delle famiglie. “ Non ci sono parole umane per dire qualcosa per quanto accaduto. Ci si sente abbandonati da Dio quando tocchiamo per mano l’ingiusto, quando subisce la morte l’innocente, quando la nostra vita è definita dagli altri”, ha esordito don Maurizio nella toccante omelia e nella preghiera cristiana. Per poi continuare in maniera dura sulla tragedia: “ Con la morte di Roberta si è fatto buio nella sua famiglia, nella nostra città, perché quello che è accaduto è una sconfitta per tutti. C’è solo da riflettere e da capire. I sogni di Roberta custoditile e fateli vostri , genitori e fratello. Ma dinanzi alla morte , al dolore non possiamo tacere le responsabilità. Potrebbe essere un fatto così, strano, quello che è accaduto. Ma non lo è!“ Per don Maurizio le responsabilità oltre a quelle personali ci sono e vanno denunciate, dicendo ai presenti: “ Perché è ormai usuale la sera, la notte in giro bisogna bere, bisogna fare uso di sostanze. Tanto qui ad Avola i delinquenti che vendono alcool, che vendono fumo non mancano. Sono in bella vista, e sono rispettati da tutti!E chi ha il dolore piange! E paga. Paga sempre chi è innocente. Pagano sempre le persone che non c’entrano”. A queste pesanti parole di don Maurizio nella chiesa si è levato un fortissimo applauso della folla. Per poi concludere : “ Per chi ha responsabilità, istituzionali, deve fare la propria parte per evitare tutto questo, per fare rispettare le leggi. Noi ai giovani la dobbiamo prospettare una vita migliore, non un futuro di morte.” A conclusione della santa messa è stato don Giovanni Vizzini a leggere una lettera di saluto e addio di una amica, toccante e conclusa con un grande applauso e tanta commozione dei presenti. Fuori dalla chiesa, nel sagrato affollato all’uscita si sono levati in cielo tanti palloncini bianchi, e un altro striscione tenuto in mano dalle compagne del corso di parrucchiera in cui era scritto: “ Insieme per un sogno. Amici e colleghe. Buon viaggio Angelo!” Poi la bara riposta sul carro funebre seguita da un lungo corteo si è diretta al cimitero comunale , dove “ Robertina” verrà sepolta.
Antonio Dell’Albani