Rosolini come Bibbiano? Sospetti sul trasferimento di un 12enne in una Casa 'protetta'
Nell'immaginario collettivo in queste ore in una Rosolini torrida e assolata c'è un'associazione con Bibbiano, il paese dell'Emilia Romagna, dove è scoppiato lo scandalo dell'affido dei bambini. La storia è quella di Carlo (nome di fantasia), 12 anni, orfano di mamma, uccisa dal compagno che sta scontando l'ergastolo per quel delitto e con un ragazzino preso in affidamento dai nonni materni. Il Tribunale dei minori di Catania, dopo avere ricevuto le relazioni degli assistenti sociali di Pachino, Carlo era stato preso in affido, prima dai nonni paterni, poi da una sorella della mamma, e di quelli di Rosolini, ha dato incarico ad un Ctu, un perito dei giudici che ha consigliato al tribunale di portare Carlo in una Comunità alloggio. Domattina il bambino dovrebbe essere preso e trasferito in un'altra città. A favore della nonna e del nonno, mezzo paese di Rosolini si è mobilitato ed il ragazzino di volere lasciare l'abitazione di via Sant'Alessandra non ne vuole proprio sapere. Si rischia che il caso diventi politico. il segretario del Circolo della Lega, Dino Gennaro, invita i cittadini a presentarsi sotto la casa dell'abitazione della nonna per domattina. "Trovare una soluzione intermedia - dice Gennaro - mi sembra la soluzione migliore. Nessuno è contro i servizi sociali, Carlo deve essere affidato ai nonni materni".
Anche il consigliere comunale, già vice sindaco e leader del Movimento 'Giovani Rosolinesi',Giovanni Spadola, afferma che 'Carlo non può ancora subire violenze psicologiche dopo avere visto la mamma rimasta vittima della follia del padre. Sono stato in casa dei nonni ed il bambino vive in un ambiente dignitoso e sereno dove non gli fanno mancare un bel nulla. Tra l'altro - aggiunge Spadola - non si tratta di nonni anziani o sofferenti. Tutti nel quartiere sono convinti che sono in grado di gestire il bambino. Voglio sperare che domani mattina ci sia anche il sindaco e tantissima gente dove abitano i nonni materni. Il Tribunale dei minori dia la possibilità a questa famiglia di trovare un po' di serenità dopo che ha passato un inferno". Spadola conclude affermando di avere visto Carlo, "è un bambino pieno di vita, profumato e ben vestito. Mi chiedo perchè strapparlo all'affetto dei suoi nonni?"
Anche la deputata nazionale del M5s, Maria Marzana dice di avere avuto un incontro con l’assessore ai Servizi Sociali di Rosolini, il dirigente del Settore e il sindaco Incatasciato, dai quali ha ricevuto rassicurazioni sulla regolarità delle procedure svolte dall’Ente. Poiché la decisione di affidare il bambino ad una Casa famiglia è stata disposta dal giudice, e i servizi sociali hanno competenze limitate, la deputata pentastellata si è messa a disposizione per fornire supporto alla famiglia e per fare chiarezza sui nodi ancora da sciogliere. L'onorevole Marzana, qualora avesse sospetti sul provvedimento del Tribunale dei minori di Catania, potrebbe chiedere al ministro della Giustizia, il pentastellato, Alfonso Bonafede, di far controllare dagli ispettori tutto l'iter procedurale.
Volutamente Nuovo Sud non riporta i nomi dei nonni, della madre morta e del papà ergastolano, a tutela del minore, come prevede la Carta di Treviso a cui dovrebbero attenersi tutti giornalisti.