Migranti, urla e abbracci di gioia sulla Alan Kurdi: già sbarcati a Malta
Applausi, urla di gioia e abbracci con i volontari di Sea Eye. Così i 40 migranti a bordo della Alan Kurdi hanno accolto l'annuncio della capo missione Barbara Held che in mattinata sbarcheranno a Malta. "Volevo dirvi - ha detto Held in un video che la ong tedesca ha postato su Twitter - che presto sbarcherete a Malta e andrete in diversi paesi europei". Da parte di Sea Eye, che ha ringraziato il governo maltese, arriva invece un nuovo attacco all'Italia dopo il divieto di ingresso nelle acque territoriali. "L'Italia ha completamente abbandonato le sue responsabilità umanitarie - dice il portavoce Gorden Isler in un tweet - Il comportamento di Malta è stato conforme alle leggi internazionali, quello dell'Italia un disastro".
Sono sbarcati a Malta i 40 migranti che erano a bordo della Alan Kurdi. Dopo l'annuncio del via libera allo sbarco, arrivato nella serata di ieri dal premier Joseph Muscat, i migranti sono stati trasferiti sulle motovedette delle forze armate maltesi in acque internazionali e trasferiti nel porto di La Valletta. Restano invece ancora in mare i 121 migranti soccorsi in due distinti interventi da Opens Arms, la nave della Ong catalana che sta navigando tra Lampedusa e Malta. "Ancora una notte a bordo e continuiamo a non avere l'autorizzazione allo sbarco. E' urgente e prioritario avere un porto sicuro" ha scritto in un tweet l'organizzazione umanitaria sottolineando che le storie dei migranti soccorsi "sono devastati". Racconti raccolti dalla giornalista spagnola Yolanda Alvarez, che si trova a bordo. "Abbiamo passato 9 mesi in un centro di detenzione, subendo anche violenze sessuali" ha detto una donna, mentre un nigeriano di 35 anni ha raccontato che, dopo esser fuggito alle violenze di Boko Haram, è stato costretto a lavorare gratis in Libia. "In Libia lavori e non ti pagano, non puoi essere felice, in Libia esiste ancora il commercio di schiavi".