'Complotto di Palazzo contro il sindaco di Avola', spunta lettera anonima
Ci sarebbe un complotto di Palazzo contro il sindaco di Avola, Luca Cannata. Un complotto per delegittimarlo sotto il profilo politico e per gettare fango sulla sua amministrazione, quasi 'monocolore'. E' in sintesi il contenuto di una lettera anonima inviata alle istituzioni della provincia di Siracusa e per conoscenza allo stesso Cannata.
Il primo cittadino dopo averla letta l'ha consegnata alla stazione dei carabinieri di Avola che hanno avviato indagini per risalire all'autore del contenuto. L'anonimo ha scritto di lavorare al Palazzo di Giustizia di Siracusa e di essere al corrente di manovre fatte da partiti politici e li cita, ma anche pezzi di istituzioni, magistrati, raccontando argomenti che lasciano molto riflettere. Insomma dopo il 'caso Siracusa', saremmo di fronte ad un 'caso Avola' contro il 'sindaco del fare' che in quasi due consiliature ha rivoluzionato in meglio la vivibilità della sua città. Meriti che gli vengono riconosciuti anche da diversi avversari politici. L'anonimo scrive che qualcuno in 'alto' avrebbe deciso di tarpare le ali a Luca Cannata, che oggi rimane l'unico riferimento politico nella zona sud della provincia di Siracusa. Il diretto interessato non conferma, nè smentisce, la presenza di questa lettera anonima, che apre, però scenari inquietanti. Oggi Cannata risulta indagato dalla Procura di Siracusa con l'ipotesi di reato di concorso in falso ideologico per avere 'spinto' una pratica al Genio civile di Siracusa per la riqualificazione del borgo marinaro, ma nella circostanza specifica i tre diretti interessati sentiti dai delegati alle indagini, hanno fatto scrivere a verbale di non avere mai ricevuto pressioni dal sindaco. Sarebbe interessante conoscere i contenuti della relazione arrivata sul tavolo del Pm, Tommaso Pagano, titolare dell'indagini su nette contraddizioni nel rapporto investigativo. Sul fronte delle indagini, anche della Commissione prefettizia, ad oggi sono stati acquisiti al Comune di Avola 5 mila atti: tra delibere e determine.
Luca Cannata, secondo quanto si apprende, sarebbe intenzionato a chiedere un'audizione alla Commissione nazionale Antimafia.