Salvini contestato pure a Vittoria, il leader della Lega va nella 'casa del dolore'
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini è stato contestato da un centinaio di persone davanti al municipio di Vittoria, dove ha incontrato i rappresentanti delle forze dell'ordine. All'uscita dal Palazzo di città i manifestanti hanno insultato il leader della Lega urlando "sciacallo", come era già avvenuto ieri a Catania e Siracusa. Presente in municipio anche il giornalista d'inchiesta, Paolo Borrometi, nuovamente sotto minaccia di alcuni sconsiderati.
Un'abitante di Vittoria, Evelin Zarba, ha esposto sulle transenne collocate davanti al municipio quattro cartelli per contestare Salvini. Flash mob silenzioso di protesta di un centinaio di persone, tutte vestite di bianco, in silenzio, che protestano contro il vicepremier con un cartello con su scritto: "Il dolore non è propaganda". In prima fila Andrea Gentile del "comitato di accoglienza di Salvini".
Salvini, che è salito a bordo di un'auto, si sta recando adesso in casa genitori dei due cuginetti Alessio e Simone D'Antonio, travolti e uccisi, lo scorso 11 luglio, da un Suv mentre giocavano davanti al portone di casa
."Mi meraviglio che questa città non abbia saputo rispondere con atti di legalità e di collaborazione, tenendo invece un profilo omertoso, di fronte ad una tragedia del genere compiuta da un folle omicida, drogato che con un'auto potente andava a 160 km all'ora in pieno centro". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo avere incontrato a Vittoria i genitori dei due cuginetti Alessio e Simone D'Antonio, travolti e uccisi, lo scorso 11 luglio, da un Suv mentre giocavano davanti al portone di casa. Salvini ha detto ai cronisti di avere consegnato ai genitori dei due cuginetti una medaglietta della Madonna di Medjugorje, promettendo di tenersi in contatto con loro e di tornare spesso a Vittoria.
"Magari non faremo miracoli, ma ho promesso a papà e mamma di Alessio e Simone che ci sentiremo giornalmente e sarò spesso a Vittoria". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini parlando con i cronisti a Vittoria, dopo aver visitato i genitori dei due cuginetti. "Tornerò a Vittoria portando in dote qualche poliziotto in più - ha aggiunto Salvini - ma nella coscienza della gente non posso entrarci". Salvini ha chiarito ai cronisti che in Municipio è venuto da ministro dell'Interno ed ha incontrato i vertici delle forze dell'Ordine mentre a rendere visita ai genitori di Alessio e Simone "l'ho fatto come un papà che ha un figlio".
"Ho trovato paura, complicità, omertà. Qui è bestiale. Bisogna dare coraggio a chi rispetta le leggi. C'è da portare via le ultime mutande a questi delinquenti". Lo ha detto il ministro Matteo Salvini .
ASSOSTAMPA RAGUSA CRITICA L'ORGANIZZAZIONE
La segreteria provinciale dell'Assostampa di Ragusa esprime "forte disappunto per il trattamento riservato oggi ai giornalisti a Vittoria, impegnati nel loro lavoro professionale, a seguito della visita del ministro dell'Interno Matteo Salvini". "I cronisti sono stati trattenuti per ore ed ore sotto un sole cocente e in un recinto da fattoria di orwelliana memoria - si legge in una nota del sindacato dei giornalisti - per poter registrare e riportare le dichiarazioni del ministro dell'Interno dopo l'arrivo in municipio e la visita ai genitori dei due bambini uccisi lo scorso 11 luglio". "Una pessima organizzazione - conclude la nota - in cui la categoria dei giornalisti non è stata per nulla rispettata e ha dovuto esercitare il suo diritto dovere di informare la collettività in condizioni disumane e con alcuni colleghi che hanno accusato lievi malori per il forte caldo. Non era più logico e razionale forse procedere ad accreditare i giornalisti e a fare incontrare il ministro in un sala di Palazzo della Città? Si esprime forte l'auspicio che episodi del genere non abbiano più a ripetersi nel rispetto principalmente della persona e successivamente del giornalista".