Pochi posti a sedere per il concerto di Noa a Milazzo: scoppia la polemica
E' polemica a Milazzo (Me) per la concessione di 199 posti a sedere nel castello per il concerto della cantante Noa. Gli organizzatori ne hanno chiesti almeno 100 in più. "Si tratta di un grave atto discriminatorio che si sta consumando attorno al concerto dell'artista israeliana Noa previsto domenica sera", dice il direttore artistico della "Catania Jazz", Pompeo Benincasa. "La Commissione comunale di Vigilanza, che ha autorizzato appena una settimana fa, lo svolgimento al Castello di Milazzo di un interessante e seguito rock festival denominato Mish-Mash, concedendo agli organizzatori una agibilità sino a 3200 persone in piedi e concedendo anche la licenza per la vendita di bevande analcoliche e birra nello stesso luogo, - scrive l'organizzazione etnea - ha invece ritenuto che una settimana dopo, per il concerto di Noa, solo 199 persone sedute possano assistere all'evento". Catania Jazz ha prodotto al comune, la stessa documentazione del Mish Mash. Richiesta respinta e conclusa con un perentorio 199 posti al massimo o niente concerto. In ogni caso, l'artista ha deciso di svolgere ugualmente la propria esibizione per rispetto del pubblico. Gli organizzatori scrivono: "Intendiamo portare a conoscenza di tutti gli organi competenti, nessuno escluso, nazionali e regionali, del grave episodio di discriminazione al quale è stata sottoposta l'artista israeliana Noa, cavaliere e commendatore della Repubblica italiana. Abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare la possibilità per un risarcimento economico dei danni arrecati dall'assurda e immotivata decisione della locale commissione di vigilanza". Il sindaco di Milazzo Giovanni Formica e l'assessore ai Beni culturali Salvo Presti (che ha presieduto la commissione comunale di vigilanza) hanno replicato: "Innanzitutto riteniamo che non sia il caso di scomodare categorie inesistenti quali quella della discriminazione che, associata alla terra natia dell'artista, rischiano di alimentare suggestioni fantasiose. Va subito chiarito che l'amministrazione si è battuta, al fianco degli organizzatori dell'evento, perché fosse consentito un numero maggiore di ingressi. I rilievi formulati dal rappresentante del comando provinciale dei vigili del fuoco, hanno indotto la commissione a concludere, a nostro avviso in maniera eccessivamente restrittiva, per un'autorizzazione per 199 posti a sedere".