Miccoli a Palermo, la società smorza le polemiche e lui: spero ancora nel perdono
"Il Palermo e tutti coloro che lo rappresentano e vi operano sono chiari e netti nel condannare la mafia e la malavita, nonché il mancato rispetto della legalità in genere, quale che esso sia e in qualsivoglia forma si presenti". Lo scrive in una nota la Società sportiva dilettantistica Palermo a proposito della polemica sulla presenza in campo stasera di Fabrizio Miccoli nell'amichevole organizzata alle 20.30 fra le vecchie glorie e il nuovo Palermo. "Le condotte di Miccoli - sostiene il club - per quanto caratterizzate da postume scuse o non ancora soggette a condanna definitiva fanno parte di una cultura che, non solo non è della realtà del nuovo Palermo, ma sono da questa società e da tutti coloro che la rappresentano e vi operano nettamente combattute, avversate e contrastate". La società rosanero che la presenza di Miccoli tra le vecchie glorie "è solo una scelta dovuta al rispetto della storia calcistica della città, scelta lungamente dibattuta all'interno della società e presa nel timore che, la decisione opposta, avrebbe significato falsare una verità storica sportiva (che di questo e di niente altro si tratta)". Il club presieduto da Dario Mirri ribadisce la sua posizione sottolineando che "nessun dubbio e nessuna ambiguità" possono esserci sulla vicenda. Piena condanna e assoluto sostegno alle attività della magistratura e delle istituzioni, nella consapevolezza che tutti, anche la Ssd Palermo, in tutto questo possono avere un ruolo, cercando di contribuire a cambiare sacche di incultura e mentalità capaci solo di frenare sviluppo e benessere per i cittadini e la nostra comunità. Ciò che ci sentiamo di potere dovere attuare senza timore alcuno, anche riconoscendo il merito, solo ed esclusivamente sportivo, a chi indubbiamente e obiettivamente lo ha acquisito".
"Mi spiace avere creato una polemica sulla mia partecipazione alla gara delle vecchie glorie del Palermo. È un evento sportivo al quale io partecipo e avrei partecipato come uomo di sport che, credo, ha in qualche modo contribuito, insieme agli altri presenti e no, ai risultati e successi del Palermo". Così Fabrizio Miccoli suo suo profilo Instagram è intervenuto sulle polemiche relative al suo invito alla Notte dei Campioni che stasera vedrà il debutto al "Barbera" del nuovo Palermo contro una selezione di vecchie glorie. "Riguardo i miei errori - continua Miccoli - per i quali sono pronto a pagare il conto che la giustizia, eventualmente, riterrà di dovermi presentare, mi auguro ci sia ancora spazio, tra di noi e nella nostra società, per il perdono. Un perdono, e non una giustificazione, dunque, che ho chiesto e che chiedo ancora, nella speranza di poter essere riabilitato davanti agli occhi di tutti gli sportivi". "So bene che noi campioni siamo spesso presi da esempio da ragazzi e tifosi. Proprio per questo voglio essere chiaro nel dire loro che il rispetto della legge e la legalità sono valori da difendere sempre e comunque, come pure il lavoro di tutti gli uomini che nelle istituzioni e nella società civile si battono perchè questi valori vengano sempre rispettati", aggiunge. L'ex capitano del Palermo sottolinea come ogni suo ritorno in città è un modo per non scappare davanti alle sue responsabilità. "Tornare ogni volta a Palermo - sostiene - è il mio non sottrarmi al giudizio della gente. Ogni volta è una consapevolezza ed il mio personale calvario e se qualcuno pensa diversamente sbaglia. Mi dispiace poi, per chi viene colpito per colpa mia. Il mio è un continuo dolore. Indietro non posso tornare. Chiedo ancora scusa".