Lo Stromboli dà spettacolo ma fa anche paura: l'eruzione non si ferma
"Continua l'attività eruttiva nello Stromboli con colate laviche incandescenti che scendono lungo la sciara del fuoco. La situazione, rispetto a ieri sera quando è stata registrata una sequenza esplosiva dall'area centro-meridionale, non è mutata". E' questo il bollettino fornito stamattina dalla sala operativa dell'Ingv. Dopo le esplosioni, sui tetti e sulle strade di Ginostra - la minuscola frazione raggiungibile solo via mare - si è depositata una fitta coltre di cenere, sabbia e altro materiale piroplastico.
In attesa della riunione, prevista per stamattina, della Commissione Nazionale Grandi Rischi, struttura di collegamento tra il Servizio Nazionale della Protezione Civile e la comunità scientifica dopo i ripetuti eventi eruttivi dello Stromboli, il Sindaco Marco Giorgianni ha prorogato - tramite ordinanza - il divieto di sbarco a Stromboli e a Ginostra per tutti i mezzi nautici non di linea, fino alle ore 8:00 di domani 31 agosto, a titolo precauzionale e cautelativo. Nei due porti dell'isola delle Eolie potranno attraccare regolarmente solo gli aliscafi e i traghetti di linea.
"Il nostro livello di attenzione è alto, non possiamo prevedere nulla per il futuro, neanche escludere possibili nuove esplosioni. Lo Stromboli è un vulcano in attività da millenni. Quella di questi giorni sembra essere una delle sue fasi più vivaci degli ultimi cento anni". Lo dice all'ANSA, Eugenio Privitera, direttore dell'osservatore etneo dell'Ingv, commentando l'ultima esplosione di ieri sera, sul'isola dell'arcipelago delle Eolie. Stamattina è continua l'attività eruttiva con colate laviche incandescenti che scendono lungo la sciara del fuoco. La situazione non è mutata. Dopo le esplosioni, sui tetti e sulle strade di Ginostra - la minuscola frazione raggiungibile solo via mare - si è depositata una fitta coltre di cenere, sabbia e altro materiale piroplastico. Ma quando è cominciata questa nuova attività eruttiva? Risponde Privitera: "tutto è iniziato il tre luglio scorso quando lo Stromboli si è manifestato nuovamente con un'attività parossistica che ha generato un colonna di cenere che si è innalzata in cielo per chilometri. C'è stata anche una ricaduta di materiale incandescente che ha provocato numerosi incendi". "Si sono così create sono due nubi ardenti che hanno ripercorso la sciara del fuoco e si sono riversati in mare, - prosegue il direttore dell'osservatore etneo dell'Ingv - infine c'è stato un trabocco lavico nei giorni suggestivi". Successivamente il vulcano si è mantenuto in una condizione di stabilità. Poi il 28 agosto ecco "una altra esplosione parossistica - prosegue Privitera - come quella del 3 luglio, ma con un'intensità minore con un solo flusso di colata". Ed eccoci alla notte scorsa quando "c'è stata - analizza il geologo - un'esplosione più intensa delle altre che ha determinato la caduta di cenere vulcanica sulle spiagge. E da ieri non è cambiato nulla".