L'appello di Don Sturzo a Siracusa: monologo di Sebastiano Lo Monaco
"Io sono un prete e devo portare Dio nella politica". Le parole di don Luigi Sturzo risuonano forti, nello spettacolo teatrale, "Appello ai liberi e forti", nell'adattamento di Francesco Failla, la regia di Salvo Bitonti e le musiche di Dario Arcidiacono. A interpretare don Luigi Sturzo in un monologo intimo, tra ricordi e riflessioni, è l'attore siracusano Sebastiano Lo Monaco. L'appuntamento è per sabato, alle ore 20.30, nel cortile dell'Arcivescovado in piazza Duomo a Siracusa. La serata sarà introdotta dal magistrato Gaspare Sturzo, pronipote di don Luigi e presidente del Ciss, Centro Internazionale Studi Don Sturzo, e dall'avv. Pucci Piccione. Dopo il debutto il 5 luglio scorso in prima nazionale al Festival di Spoleto, e poi la data al Seminario Arcivescovile di Bologna, sabato sarà a Siracusa e il 25 novembre a Caltagirone in occasione del giorno del compleanno di Sturzo che cade il 26 novembre. "Dopo averlo studiato da qualche anno credo che il pensiero di don Sturzo sia uno dei pensieri più contemporanei all'attualità che stiamo vivendo - ha detto Sebastiano Lo Monaco -. Sturzo cento anni fa parlava di libertà dei mari, di immigrazione e accoglienza, di mancanza assoluta di differenze tra etnia, di una sola razza creata da Dio. Ed ancora di riportare Cristo nella politica, di fare della politica non una 'cosa sporca' diceva, ma 'un dono d'amore'". Lo spettacolo, ingresso libero, è proposto dalla Cattedrale di Siracusa e dalla società Kairos, nella produzione di Sicilia Teatro, Centro Internazionale Studi Don Sturzo, Istituto Luigi Sturzo.