Confindustria, Boccia: "Catania rappresenta l'industria nel Mezzogiorno"
"Catania è una città che rappresenta l'industria nel Mezzogiorno. Ha delle potenzialità incredibili. Ha due grandi pilastri: la questione turistica e industriale e da qui bisogna ripartite con tutto il Paese". Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia a Catania.
Boccia ha aggiunto: "Più che un piano straordinario per il Mezzogiorno, occorre una attenzione del Governo a tutto il Paese a partire dallo sviluppo, utilizzando le risorse che abbiamo e facendo della questione temporale una grande questione di sensibilità del Paese. "Le infrastrutture collegano i territori, includono persone, riducono i divari. Sono l'elemento essenziale, sono la prima cosa che un Paese può e deve fare - dice ancora Boccia - Quando arriva un dato previsionale negativo come il rallentamento dell'economia globale - ha aggiunto -, la prima cosa che devi fare è una politica anti ciclica e la prima politica anti ciclica che attende soluzione è l'attivazione dei cantieri. Tra l'altro noi potremmo farlo con risorse già stanziate che non attengono al deficit ordinario, non incrementano il debito".
dUna riforma fiscale organica che riduca il cuneo, in Italia di ben 10 volte superiore rispetto alla media europea, una politica energetica che riequilibri i costi sostenuti dalle nostre imprese con quelli degli altri Paesi dell'Unione". Questi, insieme con "politiche efficaci per l'aumento dei posti di lavoro e innalzamento delle competenze, più investimenti pubblici sulle infrastrutture, sostegno all'innovazione ed a un massiccio rilancio del credito d'imposta per gli investimenti" le richieste al governo che il presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco ha fatto stamane alla presenza del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia in occasione della 93/ma assemblea degli industriali di Catania. "Confidiamo - ha aggiunto Biriaco - che il nuovo governo sappia archiviare velocemente la stagione della perenne contrapposizione politica e mettere al centro l'impresa come pilastro su cui costruire la crescita perché solo partendo dall'impresa si può generare ricchezza, occupazione, progresso sociale e civile". "Per competere - ha proseguito Biriaco - dobbiamo innovare e rispondere all'appello dei mercati internazionali con una dotazione di strumenti idonei". Biriaco nel suo intervento ha parlato di infrastrutture e sul ruolo "su questo aspetto decisivo dell'Europa", che deve anche "vigilare per evitare di perdere i fondi strutturali". Il presidente di Confindustria Catania ha anche parlato delle opere incompiute in Sicilia per un toltale di quasi 500 milioni di euro non investiti "per continui rinvii di una burocrazia i cui tempi sono disallineati rispetto a quali delle imprese". "Ciò che nel nostro territorio ha assunto carattere emergenziale - ha concluso - è la carenza ormai cronica della dotazione infrastrutturale. Non possiamo pensare di essere innovativi e concorrenziali se non corriamo alla stessa velocità dei nostri competitor. Per esportare i nostri prodotti dobbiamo avere una visione che collochi il nostro territorio nelle grandi direttrici dei flussi commerciali".