L'omicidio dell'infermiera di Avola, a fine novembre la sentenza di primo grado
A un anno dall'omicidio dell'infermiera di Avola, Loredana Lopiano, 47 anni, (27 settembre del 2018), il prossimo 4 novembre entrerà nel vivo il processo contro il presunto assassino, Giuseppe Lanteri, che si celebra a Siracusa con l'abbreviato. Se non ci saranno imprevisti, la sentenza del giudice Carmen Scapellato dovrebbe arrivare a fine novembre.
Il presunto assassino è difeso dal penalista Nino Campisi che ha chiesto ed ottenuto una perizia psichiatrica per il suo cliente, che oggi ha 20 anni, mentre gli interessi del marito, delle figlie e dei parenti dell'infermiera, parti civili nel processo, sono seguiti dall'avvocato Sebastiano Troia.
Giuseppe Lanteri dopo avere accoltellato l'ex suocera, fu catturato 15 ore dopo dalla polizia. Ad incastralo fu un messaggio con whats app inviaato a un suo parente che abitava a Trapani. Poi la cattura. Fu trovato in stato confusionale fra gli scogli del lungomare di Avola, dove aveva deciso di passare la notte. Era infreddolito, ma nello stesso impaurito. Il ragazzo dopo avere portato a termine la missione di morte, ancora con i vestiti insanguinati, sarebbe andato a casa della nonna, nel quartiere Priolo, per cambiarsi gli indumenti. Alle domande della donna del perchè di quel sangue, il giovane avrebbe raccontato bugie per giustificare il cambio-abiti.
Lantieri non si sarebbe mai rassegnato alla fine della relazione con la sua ex ed era ossessionato dalla gelosia. Quella mattina a pagare con la vita la sua ira fu l'infermiera. Erano le 7,30 e stava andando a lavorare. Loredana si trovò nel posto sbagliato al momento sbagliatoLa vittima lavorava all'ospedale 'Di Maria' nel reparto di oncologia. Era stimata e benvoluta da tutti.