Aggredisce poliziotti al Duomo di Catania: non va in carcere ed è polemica
Un 27enne tedesco ubriaco, Max Oscar Junginger, era con tre connazionali nelle stesse condizioni, è stato bloccato dalla polizia di Stato nella centrale piazza Duomo di Catania e ha aggredito gli agenti intervenuti, che hanno riportato ferite giudicate guaribili in 5 e 6 giorni. Calci e pugni ai poliziotti sono stati dati anche sull'auto di servizio e nella saletta interrogatori della Questura, dove l'uomo ha anche distrutto il monitor di un computer. L'uomo, dopo la convalida dell'arresto per resistenza e oltraggio a Pubblico ufficiale, è stato messo in libertà. Sull'episodio è intervenuto Stefano Paoloni, segretario del Sindacato autonomo di polizia (Sap), sottolineando che è "l'aggressione numero 203" e che la sua "l'immediata liberazione" fa "passare il messaggio che chi colpisce poliziotti a calci e pugni, li minaccia e crea scompiglio in Questura, non va in carcere". Tra l'altro - aggiunge Paoloni - è da tempo che a Catania denunciamo la mancanza di una idonea saletta fermati. Se questa ci fosse stata, il soggetto sarebbe stato posto al suo interno, a debita distanza dai colleghi, senza creare scompiglio mentre questi erano impegnati nella compilazione degli atti. Non soltanto - conclude il segretario del Sap - arresti faticosi come questo, conditi da calci e pugni, risultano vani con l'immediata scarcerazione, non abbiamo neanche mezzi e strutture idonee per svolgere al meglio il nostro servizio".