Il ciclista ferito a Pachino, per il Riesame non fu un tentato omicidio
Sparò a un ragazzo che girava in bicicletta a Pachino, ma per i giudici del Riesame di Catania non fu tentato omicidio. Si attenua così la posizione giudiziaria di Sebastiano Izzo, 25 anni, che però rimane in carcere. Il tribunale della libertà gli contesta solo la detenzione e porto illegali di una pistola modificata calibro 7,65 e lesioni personali ai danni di S.T.
Resta agli arresti domiciliari l’amico di Sebastiano Izzo, iRosario Caruso, che, peraltro, ha rinunciato a proporre appello contro l’ordinanza cautelare del Gip Carmen Scapellato, che gli aveva applicato gli arresti domiciliari da espiare presso l’abitazione della madre, residente a Ragusa.
Per la pistola usata da Sebastiano Izzo per attingere ai glutei il ciclista di 19 anni, tre giorni fa è stata arrestata sua madre, Adele Falco, colpita dalla misura cautelare degli arresti domiciliari per detenzione illegale dell’arma.
Sebastiano Izzo, 25 anni e di Rosario Caruso, 22 anni, furono arrestati dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Pachino per il ferimento del ciciista di diciannove anni, avvenuto la sera del 19 settembre in Via Torino, nel centro abitato di Pachino.