Acqua e fango travolgono e uccidono agente penitenziario sulla Noto - Rosolini
L'ondata di maltempo che ha investito il Sud Est della Sicilia ha fatto una vittima. Si tratta di Giuseppe Cappello, 52 anni, di Rosolini, che era stato segnalato come disperso nella notte sulla statale 115, la stessa dove ieri sera erano state travolte due auto dalla piena del torrente. Il corpo dell'uomo è stato ritrovato questa mattina dai vigili del fuoco sulla statale tra i comuni di Noto e Rosolini.
L'uomo morto era un agente di polizia penitenziaria. Il nubifragio si è abbattuto soprattutto nella zona sud della provincia, tra Pachino, Noto e Rosolini. Sedici persone sono state salvate dai vigili del fuoco. L'agente si trovava a bordo della sua auto, una Dacia Sandero, sulla strada statale 115 quando è stato travolto da un fiume di fango in contrada Stafenna, nel territorio di Noto, ma più vicino al centro abitato di Rosolini.
Secondo la ricostruzione, l'agente sarebbe rimasto in panne con l'auto, ma dopo essere sceso sarebbe scivolato e poi trascinato dalla corrente. La Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta affidando le indagini ai carabinieri.
A trovare il cadavere sono stati i vigili del fuoco di Palazzolo Acreide. Sul posto sono arrivati pure i soccorritori della Protezione civile ed i carabinieri che hanno informato della morte di Cappello il pm di turno a Siracusa ..In contrada Stafenna, è arrivato pure il sindaco di Rosolini, Pippo Incatasciato.
Giuseppe Cappello, conosciuto in città come 'Pippo Cappello', lavorava nel carcere di Noto.
La Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta sulla morte di Giuseppe Cappello, 52 anni, agente di polizia penitenziaria, morto in seguito all'esondazione del torrente Tellaro a Noto, nel Siracusano. Lo conferma il procuratore capo Sabrina Gambino, che ha specificato come allo stato nessuna persona è stata iscritta nel registro degli indagati. L'ipotesi di reato è omicidio colposo.Oltre al corpo dell'agente di polizia penitenziaria travolto con la sua auto da un fiume in piena i vigili del fuoco hanno recuperato e tratto in salvo nel siracusano complessivamente sedici persone. E' il bilancio di una drammatica notte di pioggia. Il nubifragio si è abbattuto soprattutto nella zona sud della provincia, tra Pachino, Noto e Rosolini. Allagamenti nelle strade di collegamento tra questi comuni. Le sedici persone soccorse erano rimaste intrappolate nelle proprie auto. La provinciale 19 è stata chiusa al traffico per evitare pericoli agli automobilisti.
"Al di là dei danni materiali, che appaiono essere notevoli, provo profonda tristezza per la morte del povero agente della polizia penitenziaria Giuseppe Cappello. Ai familiari, così duramente colpiti, voglio far arrivare la vicinanza di tutta la comunità siciliana". Lo afferma il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, sul maltempo sul Sud-Est dell'isola che ha causato anche una vittima, annunciando che "il governo della Regione si adopererà, fin da subito, per il ripristino delle infrastrutture e l'avvio delle procedure per deliberare lo stato di calamità". Il presidente Musumeci si recherà nelle prossime ore nel Siracusano e nel Ragusano, sui luoghi colpiti dal nubifragio della notte scorsa. Ad accompagnarlo il capo della Protezione civile regionale, Calogero Foti. Il governatore ha già sentito, in mattinata, i sindaci di Rosolini e Ispica, con i quali, nel pomeriggio, farà il punto della situazione.
"Esprimo profondo cordoglio per la notizia della scomparsa dell'agente di polizia penitenziaria Giuseppe Cappello, travolto la scorsa notte dall'ondata di maltempo che ha colpito i comuni del siracusano. Porgo le mie condoglianze alla famiglia e ai colleghi". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede su twitter.
(Nel riquadro della foto, la vittima, Peppe Cappello)