'Veleni in Procura', un anno e 6 mesi all'ex procuratore aggiunto di Siracusa
Un anno e sei mesi sono stati inflitti dal tribunale di Messina all'ex procuratore aggiunto della Repubblica di Siracusa, Giuseppe Toscano, finito anche lui nel 'tritacsrne' dell'inchiesta 'veleni in Procura'. Toscano era accusato dalla Procura peloritana di abuso d'ufficio in concorso. Reato che gli è stato riconosciuto. Il pm nella requisitoria aveva chiesto una condanna più pesante, 2 anni e 6 mesi.
Toscano, oggi in pensione, venne indagato dopo le dichiarazioni rese, luglio 2018, dall’avvocato Piero Amara che tirava in ballo l’ex procuratore aggiunto di Siracusa nel corso dell’incidente probatorio del processo scaturito dall’operazione “Sistema Siracusa”. L’avvocato Amara riferiva di essere stato indagato dal Pm Marco Bisogni per reati di natura fiscale e di avergli proposto di essere disposto a pagare un importo cinque volte maggiore rispetto all’imposta ritenuta evasa, ma il Pubblico Ministero si rivolse al Tribunale del Riesame ed ottenne il sequestro dei conti correnti e dei beni del professioniststa di Augusta. L’avvocato Amara reagiva presentando un esposto denunciando un accanimento nei suoi confronti da parte di Bisogni. Il procuratore capo, Ugo Rossi, ritenendo legittime le lamentele dell’avvocato Amara, nominava il sostituto procuratore Giancarlo Longo tutor del collega Marco Bisogni, che a seguito della decisione del suo capo, non ha potuto più proseguire le indagini in forma autonoma e indipendente ma ogni sua iniziativa l’ha dovuta sempre sottoporre al vaglio del tutor. Secondo l’avvocato Piero Amara la decisione di affiancare Longo, già condannato per corruzione, come tutor di Bisogni fu adottata dal procuratore Rossi su suggerimento dell'aggiunto Giuseppe Toscano, “che aveva degli ottimi rapporti con il dottor Longo”. L'imputato ha sempre respinto le accuse, ma il tribunale di Messina non gli ha creduto.