Domenica di sbarchi di migranti, 239 tra Pozzallo e Taranto: trend in aumento
Doppio sbarco di 239 migranti complessivamente tra Taranto e Pozzallo in mattinata. E' il totale degli arrivi nel 2019 sale così a quota diecimila, il 56% in meno rispetto al 2018. Ma il trend è in aumento: sia a settembre che ad ottobre il numero degli stranieri giunti via mare è stato superiore a quello registrato negli stessi mesi dell'anno scorso. In totale sono 96.862 gli immigrati ospiti del sistema di accoglienza italiano, secondo i dati del Viminale. La Alan Kurdi di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere è entrata nel porto di Taranto alle 8 con a bordo le 88 persone soccorse il 26 ottobre, con un intervento contrastato dalla guardia costiera libica che - secondo la denuncia delle ong - avrebbe usato anche le armi. Presenti 5 minori non accompagnati. La prefettura ha organizzato l'accoglienza; sono state distribuite coperte, vestiti e generi di prima necessità. Uno dei migranti sbarcati - provenienti da Nigeria, Gambia, Guinea, Camerun, Senegal - appena sceso dalla nave si è inginocchiato ed ha baciato il suolo. "I passeggeri - informa il medico di bordo - erano stremati, soffrivano il mal di mare dovuto dalle difficili condizioni meteo marine nell'ultima settimana. Inoltre c'erano le conseguenze delle ferite di arma da fuoco e delle torture subite nei campi di detenzione in Libia". In tre sono stati portati in ospedale: il primo per una bronchite acuta; il secondo per sospetta broncopolmonite; e il terzo per un dolore toracico acuto. Gli altri 85 sono in buone condizioni di salute e sono stati portati nell'hotspot per le operazioni di identificazione. Ventuno rimarranno in Italia. Gli altri, secondo quanto riferito dal Viminale, saranno trasferiti nei Paesi che hanno dato disponibilità ad accoglierli: Francia, Germania, Portogallo e Irlanda. Protesta il deputato leghista Rossano Sasso: "questo Governo, oltre ad aver riaperto i porti, ha consentito nuovamente, attraverso una immigrazione senza regole, una vera e propria invasione. Già il fatto - aggiunge - di aver decongestionato i porti siciliani e aver dirottato per due volte in 15 giorni gli sbarchi in Puglia, vuol dire che lì sono pieni e quindi c'è un numero eccessivo di immigrati". A Pozzallo è arrivata in tarda mattinata la Asso Trenta, mercantile che lavora alle piattaforme petrolifere davanti a Tripoli e che in precedenza aveva soccorso 151 persone su tre imbarcazioni in difficoltà partite dalle coste libiche. Tra i profughi, in gran parte provenienti da Paesi dell'area subsahariana, ma anche da Siria e Bagladesh, 15 donne, una delle quali incinta e 14 minori, alcuni in tenera età. Altre due donne incinte erano state fatte evacuare in nottata dalla nave e trasferite sulla terraferma. La maggioranza dei naufraghi era affetta da scabbia; trasferiti in ospedale una donna incinta ed un uomo visibilmente sofferente. Alle operazioni in banchina, coordinate dalla prefettura di Ragusa, hanno partecipato operatori sanitari, forze dell'ordine e associazioni umanitarie. Gli immigrati sono stati trasferiti nell'hotspot, che era stato in parte svuotato e dove attualmente si trovano nel complesso oltre 200 ospiti. Il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna ha dichiarato di "aver ricevuto assicurazioni che i profughi saranno ricollocati quanto prima in altri paesi europei". Tra i diecimila migranti sbarcati in Italia nei primi dieci mesi dell'anno, i tunisini sono i più numerosi (2.555), seguiti dai pakistani (1.094), ivoriani (973) e algerini (944). La Lombardia ha il maggior numero di ospiti nei centri accoglienza (13.512), seguita da Emilia Romagna (9.593), Piemonte (8.858) e Lazio (8.774).