Avola, la maggioranza 'blinda' Cannata: "L'opposizione non conosce regole"
“Non avendo argomenti politici su cui attaccare l’amministrazione, fanno leva su fattori esterni con il tentativo di mandare Avola a gambe all’aria, ritornando al passato, agli Anni bui per intenderci, per potere mettere le mani sulla città”. E’ la risposta immediata della maggioranza ai quattro consiglieri di opposizione, Nuccio Inturri, Gaetano Sano, Francesco Tardonato e Fabrizio Alia che hanno espresso "solidarietà agli inquirenti". Questa mattina è partita la nota di "Avola La Terra Nostra" ce 'blinda' Luca Cannata
“Con la loro malafede e quella di un gruppetto ristretto di denigratori di questa amministrazione, forse una decina di persone in tutto vogliono attribuire al sindaco idee e pensieri mai espressi. Dal primo giorno che si è insediato il sindaco ha fatto della legalità e della trasparenza un codice etico che per Avola è stato un grande cambiamento. Abbiamo con il sindaco, cambiato il sistema di governare. Un modo lineare di affrontare i problemi e soprattutto di risolverli nell’ottica del fare. Abbiamo estirpato situazioni che si erano incancrenite. Si è trattato di una riforma e come tale, spesso non gode il gradimento degli ‘irriducibili'. Quegli ‘irriducibili' che oggi si arrampicano sugli specchi attraverso meccanismi perversi che tendono a delegittimare l’operato della nostra amministrazione. In questi anni c’è stata sempre collaborazione con tutte le istituzioni, mai screzi, e comunque sempre la volontà e la voglia di risolvere tutte le situazioni anche quelle pericolose. Non si può pensare - prosegue la maggioranza - che il 70 per cento degli avolesi siano degli imbecilli. E questa amministrazione gode della legittimazione democratica del popolo. Di fronte a imbrogli e malefatte, la gente avrebbe gia spazzato via e mandato a casa l’amministrazione. E così non è stato e in occasione del secondo mandato la stragrande maggioranza degli avolesi anzi ha confermato il buon lavoro per tutti . Le battaglie politiche si vincono sul campo e non con meccanismi che nulla hanno a che fare con la democrazia. E come spesso accade nella vita, le bugie hanno sempre le gambe corte, dunque i 4 denigratori seriali imparino a rispettare la democrazia e non a strumentalizzare organi dello Stato