Un fiore per la Shoah
Giornata della memoria per le due scuole Giovanni XXIII e Principi Grimaldi
I fiori possono veicolare i messaggi più svariati. Si regalano fiori per la circostanze più variegate, perché dietro un fiore possono celarsi tanti sentimenti e intenzioni. Partendo da questo principio, la scuola secondaria di I grado, Giovanni XXIII, e l’Istituto di istruzione secondaria di II grado, Principi Grimaldi, entrambe di Modica, hanno scelto proprio i fiori per fare memoria della Shoah. Il fiore in questione è il crocus divenuto foriero di parole, ricordi, sentimenti e speranza tra gli alunni delle due istituzioni. Nell’ambito delle attività di orientamento, educazione civica, educazione alla legalità e all’ambiente degli alunni, le classi 3 C, 3 E, 3 I e 3 L della Giovanni XXIII di Modica hanno aderito al Progetto Crocus, proposto dalla fondazione irlandese per l’insegnamento sull’Olocausto, l’“Holocaust Education Trust Ireland (H.E.T.I.)”, il quale ci ha inviati i bulbi dei fiori di cui noi ci siamo presi cura. Per lo svolgimento dello stesso hanno poi chiesto e ottenuto la collaborazione piena e fruttuosa di alcune classi del Principi Grimaldi.
Il Progetto Crocus ha rappresentato un modo concreto per avvicinare i giovani al fenomeno storico dell’Olocausto. Lo scopo perseguito è stato accrescere la consapevolezza dei rischi del razzismo, della discriminazione, del pregiudizio e dell’odio. Tema, purtroppo, di grande attualità.
Punto di partenza del progetto è stata la piantumazione di bulbi di crocus gialli, in memoria del milione e mezzo di bambini ebrei che morirono a causa dell'Olocausto e delle migliaia di altri bambini che furono vittime delle atrocità naziste. I fiori gialli rimandano alle stelle gialle di Davide che gli Ebrei, per volontà della dittatura nazista, erano obbligati a portare sugli abiti. Il crocus fiorisce alla fine di gennaio o all’inizio di febbraio, intorno alla data del Giorno della memoria. La partecipazione degli alunni nel piantare i bulbi, e prendersi cura della loro crescita, ha determinato un apprendimento continuo circa la necessità della tolleranza e del rispetto. Il percorso pluridisciplinare è stato variamente articolato: la ricostruzione storica del contesto, lo studio del fiore e la genetica ad esso legata, la progettazione tecnica di un’aiuola a forma di stella gialla, la piantumazione e messa a dimora dei bulbi, la presa in cura individuale dei bulbi, la ricerca e selezione di brani letterari inerenti alla tematica, il legame tra passato e presente con una riflessione sui genocidi che ancora oggi si perpetrano nel mondo e di cui ben poco sappiamo. Il progetto si concluderà appunto nella Giornata della memoria, il prossimo 27 gennaio, presso il Principi Grimaldi dove la maggior parte dei fiori sono stati piantati, curati e custoditi. Le classi dei due Istituti coinvolti si confronteranno sul lavoro svolto in comune e, inoltre, verrà inaugurata l’aiuola, progettata dagli alunni e nata con i bulbi seminati dagli alunni nello scorso mese di novembre.
Un fiore, a partire dal suo seme, che attraversa le prime fasi di vita e poi viene al mondo con la luce del suo colore giallo è risultato un buon modo per fare memoria, secondo una prospettiva non ritualistica ma viva e con uno sguardo alla vita che cresce, nonostante tutto. Scriveva del resto Anne Frank nel suo diario: “Malgrado tutto io credo ancora nell’intima bontà dell’uomo”.