Paolo Scollo sulla morte di Valentina Milluzzo
Il primario di Ginecologia del Cannizzaro: "Cure subito ed in modo adeguato"
"La signora Valentina Milluzzo ha avuto un primo aborto spontaneo alle 23.30 di sabato 15 ottobre e un secondo indotto dal medico di turno con l'ossitocina alle 01.40 domenica 16 ottobre, ed è deceduta alle 13.45 successive per, sospettiamo, complicanze di un'emorragia causata da un' infezione". E' la ricostruzione del doppio aborto della paziente fatta dal primario di Ginecologia e ostetricia dell'ospedale Cannizzaro di Catania, Paolo Scollo, sottolineando che "la macchina terapeutica si è messa in moto subito e in maniera adeguata". "La paziente - aggiunge il medico - era stata ricoverata il 29 settembre, dopo l'induzione di una gravidanza con la procreazione assistita, per minaccia di doppio parto abortivo. E' stata sottoposta a cura antibiotica. Il 15 ottobre ha un piccolo febbrile, ed è trasferita nel reparto di semi intensiva. Viene sottoposta all'esame della procalcitonina, che non tutti gli ospedali eseguono, perché c'è il sospetto di un'infezione in corso. Il dato che emerge è elevato - ricostruisce ancora Scollo - e nel frattempo, alle 23.30, avviene il primo parto spontaneo. Vista la gravità della situazione il medico induce con l' ossitocina il secondo parto abortivo, che avviene all'1.40". Per Scollo alla donna "non poteva essere praticata un'isterectomia", un intervento chirurgico all'utero, perché "sarebbe morta per emorragia, per i parametri ematici rilevati". Il decesso sarebbe avvenuto a causa di una sepsi, una violenta infezione. "Ma su questo - ha precisato il primario - è meglio attendere l'esito dell'autopsia".