Palermo, Cattedrale piena per l'ultimo addio al 'padre coraggio'
Una bara di legno chiaro, coperta da un cuscino di rosse rosse e settembrini e la sua foto con l'immancabile e iconica barba bianca. E' iniziata alle 11 nella cattedrale di Palermo la cerimonia funebre di Vincenzo Agostino, morto a 87 anni, papa' dell'agente di polizia Nino, ucciso dalla mafia assieme alla moglie incinta Ida Castelluccio, il 5 agosto 1989. Vincenzo - con la moglie Augusta Schiera, scomparsa, nel 2019, ha lottato per conoscere la verita' sul duplice omicidio, denunciando da subito depistaggi e "uomini dello Stato che dall'interno hanno condannato mio figlio". Da quel giorno del 1989 Vincenzo non ha piu' tagliato la barba, lo avrebbe fatto solo a verita' raggiunta. L'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, attraversando la navata prima di iniziare la messa, si e' fermato per stringere la mano e porgere un bacio ai familiari di Vincenzo Agostino, tra cui la figlia Flora e i nipoti, seduti in prima fila sul lato sinistro. La cattedrale e' piena in ogni ordine di posti: in tanti, gente comune e autorita', sono presenti per rendere l'ultimo saluto al "papa' coraggio", simbolo di ricerca di verita' ad ogni costo. Tra gli altri, si scorgono anche l'ex questore Renato Cortese e il questore Maurizio Vito Calvino, l'avvocato della famiglia Agostino, Fabio Repici, gli ex pm Roberto scarpinato, Gioacchino Natoli e Vittorio Teresi, la procuratrice generale Lia sava, il presidente della Corte di appello Matteo Frasca, l'ex sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Massimo Mariani, il presidente del Tribunale Piergiorgio Morosini, l'aggiunto Annamaria Picozzi, la procuratrice dei minori Claudia Caramanna, ex prefetto Isabella Giannola.