Intervento della Squadra Mobile
Catania, Non si fermano all'alt della Polizia: finiscono in carcere
Un rocambolesco inseguimento per riuscire a bloccare Maurizio Giacomo Ieni, 57 anni e Davide Mario Giacomo Bonfiglio, 32 anni, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e lesioni. Ieni il 15 ottobre scorso era stato raggiunto da un decreto di sequestro e confisca, emesso dal Tribunale di Catania - Sezione Misure di Prevenzione - con il quale è stato disposto il sequestro e la confisca di due beni immobili, due imprese individuali, diversi rapporti bancari intestati all’interessato, nonché la discoteca “Empire”, per un valore complessivo di 4 milioni di euro. Con lo stesso decreto era stata disposta a carico di Ieni la misura della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 3 anni tre e 6 mesi che non era stata notificata perché l'uomo non era stato rintracciato. Giorno 31 ottobre agenti della Squadra Mobile, mentre transitavano lungo via Umberto, a Catania notavano un’autovettura Nissan Qashqai sulla quale viaggiava, seduto lato passeggero, Ieni, ritenuto esponente dell’organizzazione mafiosa Pillera - Puntina. All'invito formulato dai poliziotti a fermarsi, i due tentavano la fuga. L'inseguimento per le vie cittadine si concludeva in piazza Verga, ove i due fuggitivi urtavano contro l'auto dei poliziotti. Ieni provava a fuggire a piedi ma veniva bloccato in Corso Italia e insieme a Bonfiglio veniva arrestato. Un poliziotto doveva fare ricorso alle cure del pronto Soccorso dell’Ospedale Garibaldi ove i sanitari riscontravano una frattura alla mano.