Le dichiarazioni della FSI
Sanità, per i Sindacati Indipendenti la Regione è impreparata alla nuova normativa
"Come un boomerang le "malefatte" di Regione e Aziende Sanitarie sinora perpetrate a danno della salute dei lavoratori della sanità dal 25 novembre ritorneranno al mittente con conseguenze gravissime ovvero multe salatissime e caos negli ospedali" ha dichiarato il segretario regionale Sicilia della Federazione Sindacati Indipendenti, Raimondo Leotta, al termine di un vertice con le strutture regionali del Sindacato. A detta del segretario, infatti, i direttori generali per conseguire l’obiettivo del pareggio di bilancio (e raggiungere l’altro obiettivo- molto personalistico- della riconferma dell’incarico) nel corso degli anni anziché tagliare le spese su appalti, esternalizzazioni e consulenze a parenti, amici ed amici degli amici avrebbero preferito tagliare il personale costringendolo a turni massacranti. "Oggi, il devastante risultato di tale miope strategia è agli occhi di tutti, organici al collasso, personale allo stremo, con una percentuale del 17,6 % (dato INAIL ) di richieste di indennizzo da stress da lavoro correlato" ha aggiunto Pippo Alicata, coordinatore regionale sanità FSI. La FSI da sempre vicina ai lavoratori della sanità ed attenta alla problematica, nel corso di incontro tenutosi il 19 novembre scorso presso l’Aran, ha ribadito per bocca del segretario generale Adamo Bonazzi l’indisponibilità a qualsiasi delega in bianco atta a prorogare la scadenza del 25 novembre, data dalla quale si esaurisce l’anno di tempo concesso alle Regioni ed alla Aziende Sanitarie per organizzarsi ed allinearsi agli standards europei in materia di obbligo del rispetto dei riposi del personale sanitario come previsto dalla legge del 30 ottobre 2014 n. 161. "L’ignavia sinora manifestata in tal senso dalle aziende sanitarie siciliane sommata all’affannosa corsa di queste, nelle ultime ore, atta a sperimentare soluzioni alternative tramite furbate varie o intepretazioni della legge tanto di comodo quanto illegittime dal 25 in poi produrrà il caos nelle aziende sanitarie e un’ulteriore discontinuità nell’erogazione dell’offerta sanitaria e funzionamento delle strutture nel rispetto dei LEA, oltre che ovviamente, una valanga di denunce per inadempienza presso la Corte di giustizia Europea alla quale le strutture territoriali della Federazione Sindacati Indipendenti inoltreranno le segnalazioni pervenute. Forse sarebbe il caso che ogni tanto i direttori generali riflettano sull’antico detto “chi è causa del suo mal pianga se stesso!"" conclude Leotta.