Il campione mondiale di volo in ultraleggero
Gela, folla ai funerali di Giuseppe ed Emanuele Alabiso
Un'intera citta' si e' stretta al dolore della famiglia Alabiso, per i funerali di Giuseppe e del figlio Emanuele, morti nell'incidente aereo di lunedi' scorso al largo delle isole Eolie, dopo che l'ultraleggero sul quale viaggiavano, uno "Storm 300", e' precipitato per cause ancora da accertare. Ai funerali, celebrati in chiesa Madre - in un giorno in cui e' stato proclamato il lutto cittadino - hanno preso parte migliaia di amici e conoscenti. Ad officiare i funerali e' stato mons. Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina. Sulle due bare un letto di rose rosse, bianche e gialle e dei girasoli. E poi tante maglie, bandiere e sciarpe che hanno fatto la storia del Gela Calcio. C'era anche un cuore di rose rosse voluto da Francesca, la giovane fidanzata di Emanuele. "Il vostro amore - ha detto Angela Alabiso, sorella di Giuseppe al termine dei funerali - vi ha uniti per sempre. Peppe, vola come hai sempre fatto. Vola questa volta insieme ad Emanuele. Sono certa che anche in cielo farai un po' di caos. Volate, volate, volate", ha aggiunto. Accanto ai due feretri, la mamma di Emanuele, Enza, e la sorella Carmen. Sull'altare anche il piccolo Davide, di soli 8 anni, il piu' piccolo dei figli di Alabiso. "Sono sicuro - ha detto Davide - che insieme in cielo vi divertirete tanto. Correrete tanto cosi' come fanno gli angeli. Ciao papa', mi manchi tanto". Mentre fuori dalla chiesa volavano palloncini rossi e bianchi, ad attendere le due bare c'erano gli ultras della curva Angelo Boscaglia dello stadio 'Vincenzo Presti' di Gela. I tifosi, per salutare Giuseppe ed Emanuele, hanno intonato cori da stadio ed esposto uno striscione dove c'era scritto "La gente come voi non muore mai".