Minacciavano anche di morte
Comiso, presi per estorsione: "Dobbiamo aiutare i carcerati"
"Dobbiamo aiutare i carcerati": si presentavano così, a commercianti e semplici cittadini, tre pregiudicati che, a Comiso, avevano costituito un gruppo dedito alle estorsioni. Le richieste erano varie: da panini pagati pochi centesimi a somme di denaro consistenti, all'occupazione di immobili senza pagare canone di affitto. I tre, minacciando le vittime delle estorsioni, si accontentavano di tutto, anche di oggetti di arredamento. Ora, dopo varie denunce presentate dalle persone taglieggiate, sono stati arrestati dalla Polizia. In manette sono finiti Mario Campailla, detto “saponetta”, 53 anni, di Vittoria; Salvatore Servo, 41 anni, di Palagonia (Catania); e Salah Ayed, conosciuto come "Turi u tunisinu", 43 anni, tutti residenti a Comiso.
Secondo la Polizia, Mario Campailla aveva preso le redini degli "stiddari" nel territorio vittoriese e, insieme agli altri due finiti in carcere, si era "specializzato" nel settore delle estorsioni.
I tre indagati avrebbero agito ai danni di più vittime comisane, chiedendo somme di denaro: pestando a sangue le vittime o minacciandole di morte, ottenevano ciò che volevano come la consegna di oggetti o benefici economici.
Sono arrivati anche a fingersi padroni di casa di un immobile per richiedere denaro a loro non dovuto. In particolar modo Ayed insieme a Servo hanno minacciato di morte un inquilino di un appartamento di Comiso che se non avesse consegnato il denaro richiesto lo avrebbero ammazzato.
Campailla, in una occasione, fingendo di essere l’intermediario di un debito mai contratto da una vittima comisana, lo minacciava di morte se questi non gli avesse dato 5.000 euro immediatamente. Per fare preoccupare la vittima e costringerla a pagare, Campailla asseriva che gli avrebbe distrutto il negozio e la casa utilizzando una pala meccanica. Sempre Campailla, con minacce di ogni tipo ed un pestaggio a sangue della vittima, riusciva a farsi dare la disponibilità di un immobile e quando il proprietario ha chiesto un canone di locazione lo ha picchiato.
Tra gli episodi a carico di Salvatore Servo, le consumazioni "a sbafo" in una panineria di Comiso dove consumava cibi e bevande insieme al gruppo dei suoi amici o alla donna che lo accompagnava non pagando mai. Al momento di pagare si avvicinava alla cassa e faceva sapere al proprietario che essendo insieme ad una donna non voleva sfigurare e che poi avrebbe saldato, cosa che sistematicamente non faceva.Quando il proprietario della panineria gli ha chiesto di saldare il conto, lo ha minacciato dicendogli: forse non hai capito chi sono, ora te lo faccio vedere chi sono io”, tirando fuori dalla tasca un coltello.
I tre sono stati arrestati ieri sera grazie al blitz effettuato dagli agenti della Polizia di Comiso: 18 gli uomini impiegati per la cattura dei tre che al momento del fermo non hanno opposto alcuna resistenza.