Il cordoglio dei comunisti
E' morto Armando Cossutta, fu un esponente storico del Pci
"La segreteria nazionale ed il Comitato centrale del Partito comunista d'Italia hanno appreso con dolore della scomparsa del compagno Armando Cossutta, figura storica del movimento comunista italiano, di prestigio internazionale, e autorevole esponente della istituzioni della Repubblica". E' quanto si legge in una nota del Pdci, dopo la morte, di cui si è avuto notizia nella notte, dell'esponente politico del Pci, prima, e poi fra i fondatori di Rifondazione comunista e quindi del Partito dei comunisti italiani. Cossutta, nato a Milano il 2 settembre del 1926, era considerato il più filo-sovietico fra i dirigenti comunisti. "Giovanissimo -prosegue il comunicato- aderì al Partito comunista italiano, fu militante antifascista, arrestato e detenuto durante gli anni bui del nazifascismo, divenne nel dopoguerra dirigente, prima lombardo poi nazionale, del Pci. Negli anni della 'svolta' della Bolognina fu tra i principali animatori della lotta contro la liquidazione del patrimonio storico e politico del Partito comunista italiano e tra i fondatori di Rifondazione comunista prima, e del Partito dei Comunisti Italiani dopo". "Nella nostra memoria -conclude il Pdci- rimane incancellabile il contributo fondamentale politico e culturale che Cossutta ha dato alla causa del comunismo e alla ricostruzione in Italia di una forza comunista dopo lo scioglimento del Pci. Ai suoi cari va l'abbraccio e la vicinanza di tutto il Partito Comunista d'Italia.