I funerali nel duomo di San Pietro
Modica, l'ultimo saluto al Maestro Franco Ruta "signore del gusto"
Prima di essere posta ai piedi dell'altare, la bara ha sostato qualche minuto nella storica Dolceria. Al rito funebre presenti personaggi dello sport e della cultura e rinomati pasticcieri siciliani
Sulla bara una confezione di praline di cioccolato di Modica e una vignetta con la sagoma di Franco Ruta che saluta la storica insegna dell’antica Dolceria Bonajuto. E’ uscito così, dal duomo di San Pietro stracolmo di gente, il feretro con le spoglie mortali del “re del cioccolato di Modica”, portato a spalla da alcuni dei dipendenti dell’azienda. Ad accompagnarlo, lungo la navata centrale, le note di “Anonimo Veneziano”, “La via è bella” e “Via da qui” di Giovanni Caccamo, in una incisione per pianoforte. Momenti di estrema commozione che hanno concluso una celebrazione sobria e toccante, caratterizzata dalle lacrime sincere di chi ha avuto la fortuna di conoscere un imprenditore illuminato al quale si deve la promozione in tutto il mondo del cioccolato di Modica, fino agli Anni Novanta relegato tra le mura di quella che fu la capitale della Contea. E a rendere omaggio a Franco Ruta sono arrivati da Roma, da Palermo – e non solo – tanti amici che, in questi anni, hanno collaborato con un vero “Maestro”, cultore di tradizioni e custode della memoria di un territorio dal quale sono nati prodotti che, grazie a lui, sono diventati una eccellenza.
Prima che il feretro fosse posto ai piedi dell’altare di San Pietro, ha sostato per qualche minuto all’interno della Dolceria che guarda la scalinata della chiesa. Quella Dolceria crocevia di profumi e di essenze e, anche, di saggezza.
Nel duomo c’erano rinomati artigiani pasticcieri siciliani (tra gli altri, Nicola Fiasconaro della famosa azienda di panettoni artigianali di Castelbuono), personalità dello sport (l’olimpionico Giorgio Avola), e della cultura (il sovrintendente dell’Orchestra sinfonica siciliana, Giorgio Pace). E, poi, tanta gente comune che ha voluto salutare per l’ultima volta un vero “signore del gusto”.
Il cantante Giovanni Caccamo, al quale la Dolceria Bonajuto è stata particolarmente vicina, ha inviato dei versi scritti per Franco Ruta e letti in chiesa.
“Se tu fossi qui con me
Se potessi scegliere
Mai nessuno in questo mondo
Ascolterà il mio pianto sai con te ho saputo vivere
Vai, mio cuore al vento vai
Vai, il vento soffierà
Sei, la luce nel mio tempo
Il sole di un tramonto che un sorriso a tutti porterà.
Via, scappa via malinconia
Caldo fiore dell'inverno in una notte senza te
No, non ti dimenticherò
nell'antica Dolceria risuonerà una nuova melodia.
Rappresentata anche la Federazione italiana Scherma con l’addetto stampa, Giorgio Caruso. Il regista Rai Giovanni Caccamo, ha inviato un messaggio al figlio di Franco Ruta, Pierpaolo che, adesso, è chiamato a raccogliere la grande eredità del padre: “Un saluto ad un gigante della nostra città”, ha scritto il regista de “L’Arena” di Giletti. Presente anche Eugenio Guarducci, patron di Eurochocolat.
Il sindaco, Ignazio Abbate, in rappresentanza della città, in un breve intervento, ha voluto sottolineare la grandezza imprenditoriale di Franco Ruta ringraziandolo per aver reso famosa, grazie al suo cioccolato, l’intera città.
Il Consorzio degli operatori turistici, in una nota, afferma: “La città perde una grande figura che ha contribuito da protagonista a far emergere il nome di Modica su scenari nazionali ed internazionali. Grazie a lui due importanti realtà economiche, dolciario e turistico, stanno cominciando a raccogliere i frutti di un'intuizione che solo qualche anno fa era pionieristica. Conserviamo un caro ricordo della sua umanità e disponibilità a prescindere dalla già nota professionalità, cultura ed intelligenza. Certi che ha tracciato una splendida ed ambiziosa strada per i modicani che ne saranno certamente capaci di seguirla e fieri di raccogliere la sua eredità”.
Il rito funebre è stato concelebrato da Padre Antonello, Padre Giovanni Stracquadanio e Don Rosario. Padre Antonello - che alla guida della parrocchia di San Pietro ha sostituito Don Corrado Lorefice, nominato arcivescovo di Palermo – nella sua omelia ha ricordato le doti di uomo e di imprenditore di Franco Ruta, rimarcando il fatto che, grazie alle sue felici intuizioni, il cioccolato è diventato un veicolo formidabile di incremento turistico per la città. Padre Antonello ha esortato, quindi, tutti i modicani a seguire l’esempio di Franco Ruta, “innamorato” visceralmente della sua Modica. Un saluto commosso è arrivato dai dipendenti dell’Antica Dolceria Bonajuto. In ultimo, il figlio, Pierpaolo. “Mio padre mi ha preso “a bottega” per farmi conoscere i segreti di un’arte. Mio padre – ha detto – è stato un Maestro e dai Maestri si impara, non si copia”.