Calcio
Il Siracusa vince il derby col Noto, ma di notte non brilla
Un Siracusa non troppo bello di notte vince il derby contro il Noto, punendo eccessivamente con un 2 a 0 i cugini granata. Ma gli onori della cronaca sono tutti per il giovanissimo Porcaro, 19 anni, che col piglio del veterano è attento in difesa e riesce pure a sbloccare il risultato.
Prima dell'inizio della gara, l'omaggio della squadra a due ultrà del Siracusa che non ci sono più, Fucile e De Simone, con un mazzo di fiori deposto davanti alla curva Anna. Dopo il fischio d'inizio la commozione ha lasciato spazio al gioco: gli azzurri sono apparsi subito molto determinati e hanno costruito pian piano le condizioni ideali per arrivare al vantaggio. Al minuto 10, infatti, è arrivato il gol del Siracusa: sugli sviluppi di un calcio di punizione, Catania colpisce di testa, il portiere netino respinge, arriva Porcaro che mette dentro. Dopo il gol il Siracusa si siede un po' e il Noto, per nulla disposto ad arrendersi facilmente, non perde la concentrazione. Al 30', infatti, gli ospiti fanno registrare la loro prima azione pericolosa: Mosciaro si ritrova da solo nell'area di rigore siracusana e calcia, D'Alessandro supera se stesso e para. Il secondo tempo si apre con il Siracusa in attacco, probabilmente strigliato a dovere dal tecnico, Sottil, per mettere da parte una condotta fin troppo attendista e che poteva rivelarsi pericolosa, visto che il Noto non tralasciava nessuna occasione per portarsi in avanti e rendersi pericoloso. Il cambio di marcia degli azzurri dà i suoi risultati al 15' dopo che Longoni viene ammonito per la posizione dalla quale battere una punizione: Catania, dalla battuta di quella stessa punizione, mette a segno di testa il raddoppio. Il Siracusa non si ferma e insiste. Il Noto, però, non demorde e al 29' costruisce un'altra azione pericolosa sempre con Mosciaro, al quale risponde con sicurezza il portiere azzurro D'Alessandro, che respinge ancora una volta con i piedi. Al 43' il Siracusa va vicino al terzo gol con Palermo. Quindi l'arbitro decreta 4 minuti di recupero, nel corso dei quali il risultato non cambia; si registra solo l'espulsione dell'allenatore azzurro Andrea Sottil, reo di aver protestato un po' troppo con l'arbitro.