Gesto eroico di Diego
Ragalna, la casa va a fuoco: bimbo di 10 anni salva i due fratellini più piccoli
"Ho fatto quello che andava fatto". Non si sente un eroe Diego, 10 anni, per avere salvato i suoi fratellini, lei 7 e lui 5 anni, dopo un incendio divampato nella loro abitazione di Ragalna. Lo dice ai suoi familiari che lo abbracciano con tenerezza. Lo ribadisce anche suo zio Enzo Messina, che è presidente del Consiglio Comunale del paese del Catanese alle pendici dell'Etna: "è tranquillo, è un ometto...". Ed ha agito con freddezza davanti a uno scenario da possibile tragedia, ieri mattina. Erano rimasti in casa lui e sui fratellini, nella abitazione a due elevazioni in cui vivono anche i nonni. Diego era a piano terra quando all'improvviso una scintilla scaturita da un corto circuito fa andare a fuoco il divano dove i due fratellini stavano guardando la televisione. Ha sentito l'odore acre del fumo e ha visto le fiamme estendersi immediatamente alla cucina. Ma, soprattutto, ha ascoltato i due piccoli urlare di paura. Non si è scomposto: è salito subito al piano superiore, dove la sorellina e il fratellino erano rimasti terrorizzati, e li ha messi in sicurezza facendoli scendere in una zona lontana della casa, al piano inferiore. Poi ha cercato aiuto, ma ha sbagliato numero. "Ho chiamato il 118", si scuserà quasi con i genitori nell'abbraccio che scioglierà paura e tensione, perché si era confuso. Poi ha composto il numero giusto: il 115 per allertare i vigili del fuoco, che a loro volta hanno avvertito i carabinieri. Nella casa in fiamme sono arrivati, quasi insieme, il nonno, che era uscito per accompagnare la moglie al lavoro, e militari dell'Arma che sono entrati di corsa nella villetta e hanno portato tutti fuori. Due carabinieri con una pompa hanno evitato che si propagasse l'incendio, poi spento dai pompieri. La cucina alla fine è distrutta, la casa ha subìto molti danni, ma i bambini sono salvi. Diego per il paese è un eroe. Ma per la sua famiglia "è un ragazzo normale che ha fatto la cosa giusta". "Si è comportato come una persona adulta - spiega lo zio Enzo - è rimasto freddo, non si è fatto prendere dal panico, e ha agito con il massimo senso di responsabilità. Prima ha messo in sicurezza i suoi fratellini e poi ha chiamato aiuto" Oggi, passato il pericolo maggiore, è il giorno dopo quella della conta dei danni: la casa è agibile, ma la cucina è distrutta e bisognerà ristrutturare un'ampia parte della casa. "Diego è tranquillo - ricostruisce ancora lo zio - sta dimostrando una grande maturità. Ma noi lo sapevano perché lo conosciamo. Poi la verità è che oggi, purtroppo, la normalità ci sembra così strana da non riconoscerla. Diego un eroe? Per noi - chiosa zio Enzo - è un ragazzo normale che ha fatto la cosa giusta".