Con i ragazzi della "Anna" iscrisse la squadra in Terza categoria
Cuore e passione di Gaetano Favara nel ritorno del Siracusa in serie C
Dietro il trionfo del Siracusa promosso in Lega Pro, c'è anche la passione, il cuore ed i sacrifici del presidente del Città di Siracusa, Gaetano Favara. Fu lui nel 2012 formare una squadra di Terza categoria, perchè il pallone nella città di Archimede non poteva morire. Qualcuno prima o poi avrebbe capito che quello di formare una squadra di dilettanti era un segnale politico, poi raccolto con successo da Gaetano Cutrufo.
"Al triplice fischio di Siracusa-Lanciano, il nulla. Era il 2012. Da una possibile conquista sul campo della serie B, Siracusa si ritrovò senza calcio - racconta Gaetano Favara - La città, la classe politica, la classe dirigente non ebbe la forza nemmeno di iscrivere una nuova squadra tra i dilettanti. Allora a rimboccarci le maniche, come spesso accade, ci pensammo noi della Curva. Riunioni su riunioni. Confronti. Poi la decisione. La squadra la facciamo noi. La società pure. Che sia l’ultima categoria dei campionati di calcio poco importa. Ripartiamo dalla Terza Categoria. Con il Città di Siracusa. Con orgoglio. La stretta di mano prima dell’amichevole con il Palazzolo della famiglia Cutrufo sancì una nuova era del calcio a Siracusa. Sia Gaetano che Graziano non ci lasciarono mai da soli. Con l’Atletico Leonzio portammo allo stadio mille persone. Alla prima in trasferta a Floridia eravamo quasi quattrocento. Cassaro, Villasmundo, Sortino, Real Belvedere, un ristorante(!) di Lentini.. questi i nostri avversari. Vincemmo campionato e coppa. Con la Curva sempre al nostro fianco. Di quella squadra facevano parte i miei amici/fratelli di Curva e non. Anche nello staff tutti tifosi del Siracusa. L’anno dopo Gaetano Cutrufo trasferisce il titolo del Palazzolo a Siracusa. Si raggiunsero i Play Off. Poi la svolta. Ritorna subito la denominazione Città di Siracusa in onore ai ragazzi che con passione ripartirono dalla Terza Categoria. La mia vicinanza accanto all’amico Gaetano Cutrufo non è mai mancata. Passo dopo passo. Nello staff anche Antonio Midolo e Giovanni Abela. Un segno di continuità e siracusanità. Si vinse come un po’ tutti ricordiamo il campionato all’ultimo secondo. Il resto lo conosciamo. A distanza di appena quattro anni ci ritroviamo nuovamente lì. In Serie C. Da Cassaro a Lecce, da Floridia a Foggia, da Sortino a Catanzaro. Grazie a chi non ha mai mollato nemmeno quando il resto della città aveva smesso di crederci. Grazie alla Curva Anna, a tutti i ragazzi della Terza Categoria, e infinitamente grazie alla famiglia Cutrufo che in così poco tempo è riuscita a far rialzare la nostra città".