Il mercantile è a sette miglia
Pozzallo, parte dell'equipaggio di una nave turca in fuga con un battello di salvataggio
Sono arrivati ieri dal bordo della “Oruc Reis” i 10 marittimi (quattro turchi, sei indiani) che hanno abbandonato il mercantile a sette miglia al largo di Pozzallo, approdando nello scalo siciliano sulla lancia di emergenza. La nave era ferma al largo di Pozzallo da tre settimane, in attesa di pezzi di ricambio che tutt’ora tardano ad arrivare.
Dopo una serie di dissidi a bordo, dovute alle sempre più carenti condizioni igieniche e alla mancanza di cibo, una parte dei marittimi ha deciso di abbandonare la nave, sulla quale sono rimasti il comandante di nazionalità turca, il primo ufficiale e altri cinque marittimi di origine georgiana.
Dal racconto dei marittimi sbarcati, la parte dell’equipaggio rimasta sulla nave li avrebbe minacciati, addirittura con dei coltelli, tanto che i 10 sbarcati - tra cui anche il primo di macchina - avrebbero preferito dormire tutti nella stessa cabina per preservare la loro incolumità. Dal bordo il comandante, contattato ieri da Katia Geissberger, assistente coordinatore della Federazione internazionale dei lavoratori del trasporto (Itf) ha spiegato invece che la nave era stata rifornita recentemente di 44 tonnellate d’acqua e viveri, dopo l’intervento dell’agenzia marittima Sr Shipping di Pozzallo.
Questo allo stato attuale non dipana i dubbi sulla situazione vissuta a bordo della “Oruc Reis” in questi giorni, i cui marittimi peraltro non risultano aver ricevuto busta paga da maggio (nemmeno gli indiani, imbarcati a giugno, erano ancora stati pagati). Dopo la notte il sospetto, sorto tra gli abitanti di Pozzallo, che i marittimi potessero essere dei migranti approdati direttamente in porto - l’Itf, la Cisl, con Nino Giannone della Fit, Carabinieri, Corpo Piloti, i volontari della Protezione civile, Comune di Pozzallo e la stessa agenzia marittima, si sono attivati per risolvere per come possibile l’emergenza.
A seguito dell’ottenimento dei visti, i turchi hanno lasciato già nel pomeriggio di ieri Pozzallo per raggiungere Palermo e da lì il loro Paese di origine, mentre per gli indiani è stata temporaneamente allestita una struttura d’accoglienza presso il palazzetto dello sport del paese. L’Itf ha chiesto alla Capitaneria di porto locale per comprendere se possa essere attivata sulla nave una procedura per infrazione della Convenzione Mlc 2006 (in base agli stipendi non pagati) ma per il momento non è stata data risposta.
D’altro canto, è lo stesso comandante della “Oruc Reis”, sollecitato da Greissberger, ad aver ammesso che in caso di calamità - per esempio un incendio - con sole sette persone a bordo la nave rischia di essere irrecuperabile, e proprio per questo anche il rimanente equipaggio ha predisposto una lancia per l’abbandono dell’unità. La “Oruc Reis”, rinfusiera da 32 mila tonnellate di portata lorda costruita nel 1999, appartiene alla compagnia di navigazione Vera Shipping di Istanbul. Viaggia con un carico di prodotti ceralicoli destinato al porto di Nemrut, in Turchia.
«Si tratta di un caso veramente singolare - commenta Francesco Di Fiore, Inspectorate Coordinator Italy dell’Itf - mai avevamo assistito a un caso di questo genere, con l’abbandono di una nave da parte dei marittimi a bordo di una lancia».