Il sistema Giustizia
Libero dopo avere tentato di rapire una bimba a Scoglitti, il Consap: siamo alla frutta
"Non abbiamo alcun dubbio che i magistrati facciano bene il loro lavoro e applichino la legge, ma qualcosa non va in questa legge se chi commette atti socialmente pericolosi, come tentare di rapire una bambina, è libero il giorno dopo. Forse siamo alla frutta". Ad accendere i riflettori su "l'incertezza della pena" è Igor Gelarda, dirigente del sindacato di Polizia Consap. Sul tavolo la vicenda dell'indiano che dopo essere stato arrestato per aver tentato il rapimento di una bimba di 5 anni su una spiaggia di Scoglitti (Ragusa) è tornato libero il giorno dopo e quella dell'homeless che a Palermo è stato arrestato quattro volte in tre mesi, l'ultima per aver aggredito con un coltello un poliziotto alla Cala. "Tutto questo - continua Gelarda - deve indurci a riflettere seriamente che è giunta l'ora di rivedere tutto il sistema penale italiano, rendere i processi più veloci e assicurare alla giustizia persone pericolose per la società. Non possono che tornarci alla mente le parole di Antonio Manganelli, grande poliziotto e capo della Polizia quando, nel 2008, alla commissione Affari costituzionali del Senato disse che la certezza della pena, in Italia 'è quanto di più incerto esista'. Sappiate - conclude - che per i poliziotti, quelli che indossano le loro t-shirt per 6 ore al giorno e 1.500 euro al mese, questa situazione è assolutamente frustante. Tanto da farci dubitare anche su quale sia il nostro ruolo nella società di oggi".