Gentiloni convalescente al lavoro, ok a decreti su Unioni e scuola
Piena attuazione delle Unioni Civili, che diventano legge operativa con gli ultimi tre decreti legislativi, e via libera al "secondo tempo" della Buona Scuola, una delle riforme cardine del governo Renzi che era ancora in gran parte al palo. Il rientro di Paolo Gentiloni al lavoro, dopo le dimissioni stamattina dal Gemelli in seguito all'angioplastica, non è stato formale: il premier, accolto in Consiglio dei ministri tra baci e abbracci, ha voluto che si facesse un passo in avanti perché "le riforme non si fermano" e per mandare un segnale a chi temeva un rallentamento dell'esecutivo in seguito al malore che lo aveva colpito nei giorni scorsi. Confermati anche tutti i vertici militari, incluso il comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette indagato per l'inchiesta Consip. Ricoverato martedì sera per l'impianto di uno stent, Gentiloni ha voluto dare oggi un segnale evidente, con la sua presenza in Cdm, delle sue buone condizioni di salute. "Tutto bene, datemi un paio di giorni per tornare in piena forma" sarebbero state le poche parole con cui il premier ha salutato i ministri al suo arrivo nella sala del consiglio dopo le dimissione in mattinata dal policlinico romano ed un breve passaggio a casa. All'ordine del giorno della riunione due passaggi legislativi, in continuità con il governo Renzi, ma essenziali perché le due riforme su Unioni Civili e Buona Scuola, diventino legge. Sul riconoscimento delle unioni gay sono state varate le norme di stato civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni; le disposizioni di modifica e riordino delle norme di diritto internazionale privato in materia di unioni civili tra persone dello stesso sesso e quelle di coordinamento in materia penale. "Concluso l'iter, le unioni sono legge", esultano via social Maria Elena Boschi, che torna su twitter dopo il 4 dicembre, e Andrea Orlando. Cruciale anche il passaggio sulla Buona Scuola: il Cdm ha approvato 8 deleghe su 9 di una riforma che si sarebbe arenata se fossero stati lasciati scadere i 18 mesi per l'attuazione dei decreti. Tra gli altri punti, si riforma l'educazione 0-6 anni, si rivede il sostegno agli studenti con disabilità fino al cambio del sistema di voto nelle elementari e degli esami di Stato alle medie e alla maturità e all'accesso alla professione degli insegnanti. Ora si aspetta la valutazione delle commissioni parlamentari competenti per l'ok definitivo dell' esecutivo. Sull'educazione di genere fino ai 6 anni e il divieto di bocciatura alle elementari c'è stata una discussione tra il ministro Valeria Fedeli e Angelino Alfano, sul primo punto, e tra la titolare della Scuola e Orlando sul secondo, ma alla fine si è trovata una mediazione. Confermate le missioni internazionali e prorogati anche i vertici militari: il capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano, il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Danilo Errico ed il comandante generale dei Carabinieri, Tullio Del Sette, indagato per l'inchiesta Consip ma difeso, insieme al ministro Luca Lotti, da Gentiloni che gli ha confermato piena fiducia. La proroga di Del Sette ha scatenato l'immediata reazione del M5S che ha chiesto subito la revoca della nomina.