Il futuro del commercio e il superamento della crisi dovranno passare attraverso una maggiore digitalizzazione dei servizi? Sicuramente il dato elaborato da Confcommercio sull’andamento delle vendite online, offre significativi spunti per decidere se affiancare alla tradizione un sistema di vendita senza barriere territoriali, legato all’e-commerce. SEcondo l’ultimo rapporto, oltre 16 milioni di italiani fanno acquisti online e nel 2016 il numero è cresciuto di 1,6 milioni di nuovi appassionati dello shopping virtuale. Un risultato ottenuto anche grazie all’offerta sempre più conveniente di conti correnti a zero spese come ad esempio il conto corrente chebanca, o Widiba, ecc. Ma è soprattutto il cambiamento di approccio sule possibilità offerte dal web che stanno dimostrando i venditori a fornire questo crescente successo. Non a caso le vendite online anche dirette da parte di artigiani sono diventate sempre più significati. Ovviamente in questo passaggio non si può non tener conto delle preferenze degli internauti, che fanno ancora acquisti online soprattutto per viaggi e trasporti. Quindi si ampliano gli orizzonti, anche per strutture ricettizie siciliane che siano disposte a offrire la possibilità di poter fare prenotazioni direttamente online. Ovviamente per entrare nel settore dell’elettronica i margini di azione si assottigliano, perché è quasi impossibile stare al passo con le offerte delle grandi catene, ma magari si potrà puntare sull’ottima assistenza e incassare recensioni positive che prima o poi potranno ripagare sui grandi numeri, non sempre soddisfacenti, di queste società. Se invece si producono prodotti alimentari allora il discorso si fa più complicato, perché solo l’8% degli acquisti di prodotti alimentari viene fatto tramite web. E ovviamente si tratta di prodotti di qualità e origine particolare. In tutti i casi il rapporto di Confcommercio fa capire che la Sicilia sta comprendendo le potenzialità del web, e nel 2016 le offerte e le vendite online da parte di aziende siciliane sono cresciute oltre il 4%. Tra le aziende più attive siciliane troviamo proprio quelle artigiane. Tra le difficoltà da superare si ravvisano soprattutto quelle legate alla ricerca non sempre facile nell’isola di personale specializzato nel fornire supporto ed assistenza per poter avviare la propria attività anche on line. Purtroppo il gap con il Nord ancora è piuttosto sostenuto.