Siracusa, Ortigia sostenibile: "Il Comune salvaguardi il Centro storico"
Sul Corriere della Sera dello scorso ottobre Ernesto Galli della Loggia scriveva: ”Non chiudiamo gli occhi di fronte alla realtà: i centri storici (e non solo loro) delle più belle città italiane sono ridotti a poltiglia turistica”. Una tendenza che, negli ultimi anni interessa il centro storico di Siracusa e a cui tenta di opporsi il Comitato Ortigia Sostenibile che a Siracusa ha incontrato ieri sera i cittadini in assemblea. Costituito in seguito alle adesioni, ben cinquecento, alla lettera aperta alla città scritta in agosto, è nato per dar voce allo scontento e al disagio dilagante non solo tra i residenti del centro storico ma anche dei visitatori, a causa del proliferare di attività commerciali. Suolo pubblico occupato senza difficoltà, cattivo odore proveniente da canne fumarie non a norma, musica a volume altissimo fino a tarda notte., invasioni di auto, hanno provocato, secondo il Comitato la fuga di molti residenti e le lamentele dei turisti. Il Comitato, presieduto da Angela Albanese, propone una serie di riflessioni che concilino lo sviluppo turistico culturale della città con la giusta regolamentazione di tutte le attività che si svolgono nell’Isola, primo obiettivo l’organizzazione di un convegno sulle tematiche dello sviluppo turistico che faccia il punto sullo stato del Piano particolareggiato di Ortigia e sugli altri strumenti di pianificazione del centro storico. “Soprattutto nel periodo estivo Ortigia risulta invivibile, hanno detto agli intervenuti i membri del Comitato, tra i quali Corrado Giuliano e Giovanni Randazzo, abbiamo posto una serie di quesiti all’amministrazione cittadina sui temi della viabilità e dei parcheggi. Che sorte ha avuto la zonizzazione acustica? Il consiglio comunale ha intenzione di approvare il nuovo regolamento sui dehors? L’assessore Scrofani si è mostrato disponibile al colloquio ma allo stato attuale non abbiamo ricevuto risposte concrete”. Se, da un lato, i residenti reclamano il rispetto delle regole, preoccupanti le proteste degli albergatori: “Lo scorso 14 febbraio alcuni ospiti dell’hotel che dirigo - ha affermato il direttore dell’“ Hotel des Etrangers”- hanno abbandonato l’albergo a causa della musica assordante. Sessanta posti di lavoro salvati, di nuovo in pericolo.”
Anita Crispino