Assistenza ai disabili, i fratelli Pellegrino annunciano una protesta mai vista
Basta con "schermaglie e tattiche rimpallanti presagio di fallimenti" dei politici, "un giochetto vecchio", dicono i fratelli tetraplegici Gianluca e Alessio, al quale "risponderemo con una manifestazione mai vista a cui parteciperanno tante personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e della società civile che in questi giorni ci hanno contattati". L'ultimatum è in una lettera che i Pellegrino fanno leggere a un loro rappresentante davanti alla commissione Sanità dell'Assemblea regionale e al governatore Rosario Crocetta. Il presidente della Regione annuncia ''una tassa di scopo per finanziare l'assistenza'' e spiega che è stato accertato che ''i disabili gravissimi in Sicilia sono 2.700 e non 3.600. Questo lavoro di chiarezza l'abbiamo fatto col supporto delle Asp. Intanto abbiamo attivato una serie di misure che ci consentono di quantificare in 560 milioni la dotazione del fondo per la disabilita". I toni dei disabili sono molto duri. "Sarà il vostro gigantesco e definitivo funerale (mediatico, s'intende)". E aggiungono: "E ci organizzeremo anche dopo, seppellendo (in senso figurato, ovviamente) i sindaci, gli assessori, i consiglieri e i dirigenti degli enti locali, con numerose class action, per ottenere l'attuazione forzata dei nostri diritti, forti anche della sentenza della Corte costituzionale, con maggiori danni per le casse regionali e degli enti locali, di cui la dirigenza politica e amministrativa responsabile risponderà davanti al giudice contabile". Alzano il tiro i disabili che dopo le dimissioni dell'ex assessore alla Famiglia Gianluca Micciché per via di due servizi delle Iene e le polemiche sui morti negli elenchi non aggiornati dei casi gravissimi, invocano il diritto all'assistenza, su cui ieri ha preso posizione il capo dello Stato raccogliendo la loro richiesta di aiuto. "Nella redazione del bilancio dovete prima, senza alcuna discrezionalità, allocare le risorse sufficienti per le esigenze dei disabili, e solo poi, con quello che rimane, distribuire come meglio vi aggrada i soldi e la fantasia non vi mancherà, spaziando come volete dalla formazione per formati e formatori, al mantenimento di strutture di indubbia utilità, alla salvaguardia delle prerogative di diritti acquisiti vostri e di vostri discendenti e ascendenti, fino alle incomprimibili e non rivedibili spese di funzionamento di questa stessa sacra Assemblea: dovete fare esattamente il contrario di quello che avete fatto fino ad ora", è il grido di dolore dei disabili. E che tra la politica e i disabili ci sia un corto circuito è emerso dall'imbarazzante prologo: gli scivoli mobili installati nelle scale del piano parlamentare di Palazzo dei Normanni, per consentire ai disabili gravissimi di partecipare alla riunione della commissione Sanità sono risultati inadatti a reggere il peso delle carrozzelle più strutturate. Cosi la riunione è stata spostata in una sala al piano basso, tra l'imbarazzo degli assistenti parlamentari che si sono dati da fare per aiutare i disabili costretti a fare su e giù in ascensore e la rabbia dei familiari. "Avevamo informato gli uffici dell'Assemblea una decina di giorni fa sulla necessità di avere degli scivoli per le carrozzelle strutturate, quando siamo arrivati a Palazzo e abbiamo visto quelli sistemati siamo rimasti di stucco", dicono alcuni rappresentanti dei disabili. Il personale dell'Ars ha allestito una sala improvvisata nell'ufficio del gruppo parlamentare di Sicilia democratica, nel cortile Fontana.