Regolamento Tari a Solarino, l'ira di tre consiglieri su emendamento beffa
"Lotta all’evasione fiscale, ricerca di fondi e ottimizzazione del servizio. Questi i punti fondamentali per dare a Solarino un sistema di raccolta differenziata degno di una città “virtuosa”, secondo i Consiglieri comunali di minoranza Lia Valenti, Michele Gianni e Salvatore Mangiafico, gli unici a opporsi a un emendamento della maggioranza al regolamento Tari, pensato per contrastare l’evasione ma che, di fatto, ricade su chi non è responsabile dell’evasione stessa. E gli unici a proporre, nella seduta di ieri sera, di rivedere l’emendamento ricevendo però il netto rifiuto della maggioranza e la risposta del Consigliere Di Noto: “non la prendiamo neanche in considerazione!”.
“Evviva i virtuosismi, se per virtuosismo si intende la capacità di ammaliare la popolazione con argomentazioni efficaci ma di dubbia trasparenza – commenta Lia Valenti dopo la riunione dell’Assise cittadina –; se si intende la volontà di rientrare dai debiti caricandoli sulle spalle di chi ha sempre pagato; zittire chi esprime le proprie perplessità, nelle giuste sedi istituzionali, usando le solite armi: denigrare, sbeffeggiare, tentare di mettere in ridicolo chi soleva dubbi e avanza proposte, come quella di incentivare la raccolta dell’umido creando punti di raccolta in zone strategiche della città”.
L’emendamento al regolamento Tari in questione, approvato con i soli voti contrari dei tre Consiglieri di minoranza e che ieri hanno cercato di cancellare, prevede che anche per il tributo pregresso non pagato, in caso di locazione interrotta prima della scadenza contrattuale, e in caso di irreperibilità dell’inquilino, il Comune si rifà sul proprietario dell’immobile stesso.
“Non si può far passare per legittimo un emendamento con riferimenti legislativi parziali – prosegue Lia Valenti –. Secondo la normativa vigente in materia, infatti, in caso di detenzione temporanea di durata non superiore a sei mesi, la TARI è dovuta soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie. In questo modo, quindi, si tenta di gestire la cosa pubblica confidando nell’ignoranza della popolazione, dimenticando, tuttavia, che il popolo “ignorante” non lo è più e non è più disposto a rimanere ingabbiato in una posizione di sudditanza di medievale memoria”.
Quindi lo strada da seguire è quella di mettere in campo tutte le energie necessarie per attivare un’onesta lotta all’evasione fiscale ma senza caricare gli ammanchi su chi già paga il dovuto.
“Sarà… perché siamo stanchi di essere trattati da sudditi – conclude Lia Valenti –. Sarà… perché crediamo che per ridurre il peso fiscale sono necessarie scelte amministrative più serie ed eque. Sarà… perché siamo convinti che oggi sia necessaria la capacità di rintracciare finanziamenti extrabilancio in grado di ottimizzare il servizio così da garantire lavoratori e cittadinanza, essa si “virtuosa”, in egual misura. Sarà… perché, stanchi di medaglie al valore, intendiamo conquistare con lealtà e concretezza il rispetto e la fiducia dei cittadini”.