"Vado in campagna e mi uccido", così il muratore di Rosolini alla moglie
Non ce l'ha fatta l'uomo che ieri pomeriggio era stato prelevato dall'elisoccorso a Rosolini per essere trasferito all'ospedale Cannizzaro di Catania, dopo essere rimasto gravemente ferito alla testa per una caduta. Carmelo Floriddia (nella foto), 63 anni, è morto subito dopo il ricovero per le gravi ferite riportate.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Ispica che sono intervenuti sul posto, la vittima, un muratore, si sarebbe lanciato nel vuoto dal tetto della casa di campagna, in territorio ispicese. Pare che il muratore nell'ultimo periodo stesse vivendo un momento difficile. Ieri avrebbe detto alla moglie che stava andando in campagna per uccidersi. In un primo momento la donna non ha fatto caso alle parole del marito, ma quando non l'ha visto rientrare, ha chiesto ad un vicino di casa di andare in campagna per cercarlo. Il vicino arrivato sul posto, ha visto Floriddia in una pozza di sangue ed ha subito chiamato il 112 ed i soccorritori del 118. Neppure l'intervento dell'elisoccorso è riuscito a salvargli la vita.
Floriddia non aveva problemi economici e viveva in casa con la moglie, 53 anni, originaria di Canicattini Bagni. La coppia non aveva avuto figli e questo, secondo quanto raccontato da alcuni conoscenti della vittima, era stato con il passare degli anni il grande dispiacere del muratore. Poi una vita serena senza macchie e senza ombre.