Tensotruttura a Santa Croce Camerina intitolata al piccolo Loris
Davide Stival, papà di Loris, arriva al campo sportivo a Santa Croce Camerina, assieme all'avvocato Daniele Scrofani. A due anni dal finanziamento con il Piano azione giovani, "Io gioco legale", viene oggi intitolata una tensostruttura al piccolo ucciso a otto anni il 29 novembre 2014, dalla madre Veronica Panarello, condannata a trent'anni di reclusione. Tanti ragazzi, una cerimonia sobria a cui presenzia oltre al sindaco Franca Iurato, Gianstefano Passalacqua, neo presidente del Coni provinciale. Taglio del nastro accompagnato dall'Inno alla gioia e poi la lettura di Davide Stival di una lettera al figlio: "Ciao Lorys. oggi voglio ricordarti felice come lo eri quando praticavi il tuo sport preferito, il Taekwondo. Non potro' mai dimenticare i piccoli calci che davi in palestra durante le tue lezioni. Ne hai dati pochi! Avresti meritato di calciare per tutta la vita e di diventare un campione. E' cosi' che ti immagino adesso, come un piccolo campione perche' da oggi vivrai anche attraverso questo progetto e questa palestra che tutti chiameranno con il tuo nome. Ripensandoci, anche il regalo che ti ha fatto la tua insegnante di Taekwondo, il kimono con il quale lei ha vinto i campionati, fa di te un campione. Sono sicuro che adesso lo indossi tu quel kimono, mentre insegni agli angeli come calciare. Ma oggi spazziamo via la polvere e quelle brutte nubi che hanno oscurato la tua breve vita, perche' il tuo ricordo dovra' essere sempre vivo ed associato solamente a cose belle, come davvero meriti. Il tuo papa'".
"E' un giorno molto bello, sono contento di questo progetto perche' rimane in memoria di mio figlio". Lo dice con voce tremante Davide Stival, papa' di Loris, il bimbo ucciso dalla madre Veronica Panarello che vuole voltare pagina: "Lo devo a mio figlio piccolo, dobbiamo voltare pagina, devo andare avanti per lui e per Loris", e' meno teso, sorride al pensiero che il suo bimbo che non c'e' piu' possa essere ricordato in questo modo, che tanti ragazzi possano arrivare a questa tensostruttura per giocare ricordando, ogni volta che vi entreranno, il nome di suo figlio. Non vuole parlare pero' delle vicende processuali che riguardano la ex moglie condannata a 30 anni di carcere. Non la nomina nemmeno. L'appello si celebrera' il 6 luglio.
Ricorda Davide, invece, i momenti in cui andava a vedere Loris in palestra, mentre imparava a tirare calci, ma anche i viaggi in camion: "A lui piacevano molto le macchine, i camion; qualche volta l'ho portato con me, abbiamo fatto dei lunghi viaggi insieme". Davide finalmente ha trovato lavoro: da due mesi e' stato assunto da una ditta ragusana e si occupa di vigilanza privata nei capannoni, il suo lavoro gli permette di fare le turnazioni lasciandolo spazio per potere crescere il fratellino di Loris. Prima che inizi la cerimonia Davide Stival abbraccia la mamma di Teresa Gianninoto, quella campionessa di Taekwondo che ha regalato il suo chimono a Loris e fa una foto assieme agli amici di suo figlio, quelli con i quali imparava a tirare calci. Teresa non e' potuta tornare ma e' presente attraverso la sua mamma, ed i suoi piccoli e grandi allievi che per ricordare Loris hanno composto uno striscione in cui campeggia il volto sorridente di Loris. "La scelta di questa data e' stata intenzionale, per ricordare il giudice Falcone, chi e' morto per i valori dello Stato - dice il sindaco Franca Iurato - e il messaggio forte e' che la legalita' deve essere perseguita a tutti i livelli e anche lo sport deve contribuire a raggiungere questo obiettivo. Questa palestra e' stata realizzata con i fondi del Ministero dell'Interno. Noi la inauguriamo oggi e la dedichiamo a un bimbo che non c'e' piu'. Crediamo che la legalita' sia imprescindibile da qualunque percorso legale e civile. Dobbiamo costruirla prima la coscienza sociale e civile dei nostri ragazzi". Dopo l'intitolazione, lo spettacolo con le esibizioni di tante scuole sportive e la consegna di onorificenze al merito e alla memoria per chi si e' speso e ha fatto del bene per la comunita' di Santa Croce Camerina.