Sanità, stent scaduti: tre medici rinviati a giudizio a Catania
Il primario dell'unita' di Emodinamica dell'ospedale Cannizzaro di Catania Alfredo Ruggero Galassi, e due cardiologi dello stesso reparto, Salvatore Adriano Azzarelli e Michele Giacoppo, sono stati rinviati a giudizio dal Gup del tribunale di Catania Fabio Digiacomo Barbagallo che ha accolto la richiesta della Procura di Catania. Sono accusati di avere impiantato nelle arterie di sette pazienti, durante interventi di angioplastica, stent medicali contenenti farmaci antiproliferazione gia' scaduti di validita'. L'accusa per il primari e' di abuso d'ufficio e somministrazione di farmaci guasti, contestazione quest'ultima mossa anche agli altri due medici indagati anche per delitto colposo contro la salute pubblica. Il giudice dell'udienza preliminare a sorpresa ha disposto invece la restituzione degli atti alla Procura per riqualificare il reato contestato a due fornitori che avevano fatto accesso al rito abbreviato, e per i quali il Pm aveva chiesto l'assoluzione. Sono Alessandro Pilo e Salvatore Costanzo, accusati di avere consegnato, rispettivamente, quattro e tre stent con validita' inferiore ai due-terzi del periodo massimo stabilito dal fabbricante. I due erano indagati per frode nelle pubbliche forniture. Nel dibattimento che si terra' il 21 novembre dinanzi la terza sezione penale del Tribunale l'ospedale Cannizzaro e' presente come parte civile, rappresentato dall'avvocato Tommaso Tamburino, e come responsabile civile, assistito dal penalista Ruggero Razza, per la posizione del primario del reparto, chiamato in giudizio da due pazienti, presenti nel processo come parti lese.