Loris, in Appello a Catania udienza rinviata al 3 ottobre
"Cinque giorni fa Veronica Panarello e' stata autorizzata dalla corte d'assise d'appello a pregare sulla tomba di Loris. Vi e' rimasta per due ore". Lo ha detto l'avvocato Francesco Villardita durante una pausa del processo d'appello a Veronica Panarello. "Ho visto Veronica Panarello una settimana fa - ha aggiunto il penalista - e non c'e' nessun tipo di modifica nella propria versione dei fatti. Dice quello che ha sempre detto 'Io voglio pagare per quello che ho fatto ma assieme a me deve pagare il reale responsabile', che lei ha indicato da sempre nel suocero", come colui che avrebbe ucciso Loris, "vedremo".
Intanto stata rinviata alla prossima udienza del 3 ottobre la decisione su una eventuale riapertura del dibattimento nel processo d'appello a Veronica Panarello, condannata in primo grado a 30 anni di carcere per l'omicidio del figlio Loris a Santa Croce Camerina (Ragusa): il presidente della Corte d'assise d'appello di Catania Rosario Cuteri si e' riservato di decidere sulle richieste avanzate dal legale Franco Villardita che aveva chiesto la riapertura dibattimentale, una nuova perizia psichiatrica e un confronto tra la sua assistita e il suocero Andrea Stival, l'uomo che la Panarello accusa di essere l'esecutore materiale del delitto, strangolando il piccolo che avrebbe scoperto la presunta relazione intima tra i due.
Sulla vicenda e' intervenuto anche l'avvocato Francesco Biazzo, legale di Andrea Stival, nonno di Loris e suocero di Veronica Panarello, da lei chiamato in causa come esecutore materiale del delitto: "La vita del mio assistito e' stata sconvolta, nessuno gli dara' piu' la sua esistenza: con questo delitto, perpetrato da Veronica Panarello, sotto il profilo umano e' stato ucciso", ha commentato Andrea Stival non si sottrarrebbe a un eventuale confronto anche se la richiesta della difesa non servira' ad alcunche' perche' e' inammissibile dal punto di vista processuale".