Roma, gli trapiantano un cuore malato: muore al San Camillo
Un sessantenne è morto all'ospedale S. Camillo di Roma in seguito a un trapianto dopo aver ricevuto un cuore malato invece che uno sano,appartenente a un paziente deceduto per infarto. Lo riportano La Repubblica e Il Messaggero, che precisano che l'organo è stato espiantato all'ospedale S. Raffaele di Milano, cui sarebbe spettato l'onere della valutazione medica sulla sua idoneità.
La notizia è 'gravissima e inaccettabile', ha detto il ministro Lorenzin alla trasmissione Circo Massimo su Radio Capital, aggiungendo che saranno ''attivate le procedure di verifica''.
Il paziente in attesa è stato chiamato "mentre era in villeggiatura con alcuni parenti" ed era in attesa di trapianto per problemi cardiaci "talmente gravi che i medici gli hanno dato al massimo un anno di vita. Per lui è la svolta". Il donatore, un uomo di 50 anni che aveva dato il suo consenso all'espianto degli organi, aveva avuto un attacco cardiaco, a Milano. Era morto nonostante i tentativi di salvarlo. Il trapiantato "due giorni dopo l'operazione, muore in ospedale per insufficienza cardiaca", e i famigliari "non ci stanno e denunciano". L'autopsia conferma e la procura apre un fascicolo per "omicidio colposo" che da alcuni giorni è giunto a Milano per competenza "perché l'errore medico (questa l'ipotesi) si sarebbe consumato al S. Raffaele".